La missione umanitaria. Gli osteopati del Kairos pronti a tornare in Kosovo

Il ministero della difesa del piccolo paese balcanico ha rilasciato il nulla osta. Una squadra di professionisti curerà i bambini dell’ospedale di Pristina.

La missione umanitaria. Gli osteopati del Kairos pronti a tornare in Kosovo

La missione umanitaria. Gli osteopati del Kairos pronti a tornare in Kosovo

Gli osteopati dell’associazione Kairos tornano in missione umanitaria in Kosovo. Dopo la prima operazione esplorativa dello scorso febbraio, è iniziato un lavoro di comunicazione e organizzazione per la creazione di un progetto duraturo con il Ministero della salute kosovaro, che ha rilasciato un documento ufficiale che riconosce la professione sanitaria di osteopata pediatrico e autorizza la squadra italiana a trattare i bambini ricoverati all’ospedale di Pristina, unica struttura interamente pediatrica di tutto il Paese. Dall’Italia partirà una squadra di quattro medici: insieme a Tommaso Ferroni, osteopata del Meyer, direttore della scuola italiana di osteopatia pediatrica e presidente dell’associazione Kairos, ci saranno Romina Schievenin, Federico Fiorita e Alessia Boccaccino, accompagnati dalla responsabile della comunicazione Eleonora Moriconi.

La missione umanitaria si svolgerà a inizio novembre: gli osteopati si metteranno a disposizione dei piccoli pazienti ricoverati nel reparto di onco-ematologia, cercando di instaurare collaborazioni anche con altri reparti ospedalieri e formare nel tempo professionisti locali. Una giornata sarà interamente dedicata ai bambini già dimessi o con problemi particolari, che accederanno in ospedale appositamente per essere trattati, entrando a far parte del progetto ‘Kairospecial’ dell’associazione, dedicato ai trattamenti osteopatici gratuiti ai bambini con disturbi neuropsichiatrici, avviando così una nuova sede a Pristina.