
Un grido nella notte, dalla strada. I vicini che danno l’allarme. Le fiamme. La corsa per spostare le macchine da dove a breve si allargherà il fuoco. La paura per un incendio che cresce. Poi il rientro a casa con una notte insonne addosso e la fuliggine appiccicata ovunque. Questo il riassunto di ciò che diverse famiglie hanno purtroppo vissuto nella notte fra lunedì e martedì. La testimonianza di Marisa Parmagnani, una donna che col marito e il cane abita in via del Sorbo proprio sotto la Bretella, racconta la notte di spavento: "Ci siamo accorti del fuoco a mezzanotte e mezza quando il nostro vicino di casa ha svegliato il cognato per fargli spostare l’auto. Io e mio marito ci siamo alzati dal letto e siamo scesi verso valle in macchina ma c’erano già i pompieri in strada e siamo tornati indietro. Poi il fuoco ha iniziato ad avanzare salendo verso la nostra zona abitata. In 10 minuti, col vento, ha preso fuoco tutto fin dietro casa nostra. La vegetazione è andata distrutta. È arrivata anche la sindaca Barsotti e ci ha detto che dovevamo evacuare. Allora abbiamo chiuso tutto e abbiamo ripreso l’auto portandola nel parcheggio giù in piazzetta, lasciandola lì. Poi siamo tornati su a piedi e abbiamo fatto rientro nella nostra abitazione verso le quattro di notte. Mio marito si è rimesso a dormire mentre io non ho chiuso occhio. Mi sono messa a spazzare il giardino e sotto il porticato dove era pieno di cenere. Tant’è che dopo ho dovuto farmi una doccia perché ero nera come uno spazzacamino. La mattina ho prestato la mia sistola al vicino per tenere bagnate di continuo tutte le piante del vialetto. Ma siamo rimasti sempre in allerta, tutto il giorno".
Simone Ferro