REDAZIONE VIAREGGIO

La lirica ci lega all’Ucraina da oltre 100 anni

Solomea Krushelnytska, la grande soprano che lanciò Butterfly, divenne viareggina d’adozione sposando l’allora sindaco Riccioni

Il legame tra Viareggio e Leopoli in Ucraina è già da anni ben noto per via di quella comunità che qui conta circa 270 persone, per lo più donne che hanno trovato lavoro come badanti e assistenti familiari. Ma le immagini della guerra in Tv arrivano nei collegamenti televisivi che hanno come sfondo lo splendido teatro dell’opera di Leopoli, intitolato alla cantante lirica Solomea Krushelnytska (detta anche Kruceniski), viareggina d’adozione. La ricorda lo storico Franco Pocci: “Solomea ebbe un lungo fidanzamento con Cesare Riccioni, conclusosi col matrimonio a Buenos Aires nel 1910, che la porterà a mettere pianta stabile in Viareggio con l’acquisto di una bella casa sul viale Carducci. Ebbe una lunga e fulgida carriera artistica, e il matrimonio con Riccioni, che fu per due volte sindaco di Viareggio nel 1900 e nel 1910, la portò fattivamente a partecipare alla vita artistica locale, contando sulla sua spiccata personalità di donna e non solo sulla sua avvenenza, che non lasciò indifferenti Puccini, D’Annunzio e lo stesso integerrimo Toscanini”. A Viareggio Solomea tenne recital di beneficenza, come quello al bagno Nettuno del 17 settembre del 1915 in favore degli orfani di guerra, e aprì nel 1929 una scuola superiore per canto d’opera. Alla morte del marito nel 1936 donò alla città la biblioteca personale di lui, con la documentazione relativa alla costruzione del monumento a Shelley, e con la speranza che la biblioteca fosse intitolata a Riccioni. Viareggio si è gemellata nel suo nome con la stessa Leopoli e ha apposto sulla facciata della sua casa in viale Carducci 25, una lapide che ne celebra il nome e le opere, e le ha intitolato la stradina davanti al bagno Flora vicino al molo. La Krushelnytska il 28 maggio 1904 al teatro Grande di Brescia, su richiesta di Puccini, portò a trionfale successo la nuova versione di Madama Butterfly. Dopo che, il 17 febbraio, al suo esordio alla Scala, l’opera fu bocciata clamorosamente. La sua carriera artistica è stata fra le più importanti e significative tra le grandi interpreti, tra fine ‘800 e nella prima metà del ‘900. Quattro anni fa, al Gran teatro di Torre del Lago fu allestita una mostra di dipinti e ritratti di artisti ucraini dedicati a lei. Il suo archivio personale è conservato presso il Centro Documentario Storico. A quasi settanta anni dalla sua morte, Solomea merita di essere ricordata come una grande viareggina d’adozione.

Walter Strata