
La presidente Carla Vivoli, tra i volontari, di fronte alla nuova ambulanza
Hanno una vita breve: sette anni. Trascorsi i quali le ambulanze, per legge, devono spegnere le sirene, cessare i servizi di emergenza. Dunque vengono dirottate nel sociale. E per un’associazione di volontariato "far fronte all’acquisto di un nuovo mezzo attrezzato, per dare continuità ad un servizio essenziale, è un impegno gravoso", che in cifre si traduce intorno ai 90mila euro. "Vista l’assenza di finanziamenti pubblici – spiega la presidente della Croce Verde, Carla Vivoli –, non sarebbe possibile riuscirci senza la spinta vitale della solidarietà". Per questo ogni volta che si concretizza l’acquisto di nuova ambulanza, l’inaugurazione diventa una festa. "Perché – prosegue Vivoli – è il raggiungimento di un obiettivo di tutta la comunità, per la comunità. E come tale vale la pena festeggiarlo".
La nuova ambulanza della Croce Verde – che sarà inaugurata domenica, alle 16.30, nel presidio in Darsena dell’associazione, alla presenza di tutti i volontari, dei rappresentanti del Comuni e della Regione, della città che vorrà partecipare – è il frutto di piccole donazioni private e di importanti momenti di solidarietà. Hanno contribuito in particolare l’associazione FenomenAle, con il tuffo di Capodanno; il gruppo Sturla, con il ricavato del mitico bar al palo 13 del Lungomare allestito duranti i corsi del Carnevale, la dottoressa Cosci, in ricordo del marito Massimo Tarabella, le ditte Lippi e Cecchi, l’associazione Vivi per Emma&Leo... "Ogni volta che si apre una sottoscrizione per l’acquisto di un nuovo mezzo – prosegue la presidente della Croce Verde – devo dire che Viareggio risponde sempre con grande generosità".
La stessa con cui i volontari si mettono ogni giorno a disposizione, cercando di ritagliarsi del tempo per offrirlo agli altri. Come Antonio, che tra il lavoro e una bambina da crescere cerca sempre qualche ora per indossare la divisa della Croce Verde; "Perché – dice – non c’è niente di più bello che stringere la mano a chi sta attraversando un momento di difficoltà". Provare per credere.
A tagliare il nastro, per l’inaugurazione della nuova ambulanza, saranno invece i “fantastici quattro“, ragazzi e ragazze, che il 29 maggio concluderanno, dopo un anno, il servizio civile. "Sono loro il futuro del volontariato, e la speranza – prosegue Vivoli – è che possano essere sempre di più". Tra di loro c’è Zito, che ha scelto di partecipare al servizio sociale "Per onorare il cognome che porto" dice con una punta d’orgoglio. È stato il padre a trasmettergli questa vocazione, "e anche se questo percorso ormai è terminato, proprio come lui – assicura – resterò in Croce Verde come volontario".
A Zito, insieme ai tre colleghi, dunque il compito di mettere in moto la nuova ambulanza. La settima del parco mezzi della Croce Verde, e la prima omologata agli ultimi standard di legge richiesti. "La vecchia panca dove sedevano i soccorritori – spiega la presidente Vivoli – è destinata a sparire, sostituita da due sedute dotate di cinture, e questo per garantire la massima sicurezza del personale a bordo. Perché la sicurezza – conclude – deve essere un impegno di tutti".