
Lo stato di abbandono in cui versa il lago di Massaciuccoli non si riscontra solo nei manufatti della cultura tradizionale dell’ambiente lacustre, come le bilance e i ricoveri dei barchini che vengono giù come mosche a dispetto delle mozioni unitarie e delle dichiarazioni d’intenti dei politici. Tra le strutture che rischiano di rovinare al suolo c’è anche un edificio di interesse storico e culturale, una casa costruita sulla sponda del lago che "è lì da qualche centinaio d’anni – spiega Eros Venturi, tra i fondatori dell’associazione RiviviLago che si occupa di conservare le tradizioni del Massaciuccoli e che da tempo prova a sbloccare la burocrazia che frena i progetti di riqualificazione dell’area –; una volta pare fossero due: quella verso Massaciuccoli fu bombardata in tempo di guerra".
L’altra, quella ancora in piedi, chissà per quanto ancora, "la chiamano ’la casina degli amori di Puccini’", perché si sa che il Maestro, tra una nota e l’altra, amava svagarsi tra le acque del Massaciuccoli. Prima ancora, "era utilizzata per il pagamento dei dazi doganali tra mare e monti, quando le merci viaggiavano in battello". Al giorno d’oggi, invece, "sta cadendo a pezzi. Da Vecchiano sono state fatte diverse relazioni per salvarla, ma niente. Certamente, una volta caduta in disgrazia, verranno fatte relazioni, cabine di regia e chiederanno finanziamenti infiniti"
RedViar