Viareggio, sul Jova Beach la spada di Damocle dei ricorsi

A confermare i problemi burocratici per le date di settembre è il sindaco Del Ghingaro: "Ma speriamo di risolvere quanto prima"

Folla oceanica al Jova Beach per l’edizione inaugurale alla fine di luglio del 2019

Folla oceanica al Jova Beach per l’edizione inaugurale alla fine di luglio del 2019

Viareggio, 21 agosto 2022 - Tra meno di due settimane, la spiaggia del Muraglione tornerà a ospitare il Jova Beach. Per arrivare a dama, però, c’è ancora una giungla di ostacoli burocratici da superare. La resistenza attuata dalle reti ambientaliste al momento continua a tenere. Ma il sindaco Giorgio Del Ghingaro è sicuro che i problemi saranno risolti in tempo per garantire lo svolgimento della manifestazione.

"E’ da un paio di mesi che siamo in mezzo alle polemiche – ha detto il primo cittadino ai microfoni di Radio Toscana – il Jova Beach Party è una bellissima festa per tutti, una due giorni straordinaria a Viareggio. E si rischia di vederla parzialmente o totalmente compromessa a causa di questi interventi". Il rischio c’è, dunque: e a confermarlo è la fonte più autorevole.

L’attrito di base rispetto alla presenza del concerto di Jovanotti, è risaputo, è legata al timori da parte delle associazioni ambientaliste sull’impatto, in termini ecologici, che la manifestazione avrà o potrebbe avere sull’area prescelta per l’evento. Cittadini e associazioni si sono mossi come hanno potuto, tra esposti, raccolte di firme, presentazione di studi e quant’altro.

A mettere i ’bastoni tra le ruote’ ai concerti di Jovanotti, poi, è intervenuta pure la Soprintendenza, che partendo da uno studio sulla vegetazione pioniera che sta popolando la spiaggia del Muraglione condotto da Giovanni Bacaro, docente di botanica all’università di Trieste, ha chiesto che "ai fini della tutela paesaggistica e ambientale, l’evento debba essere verificato nell’ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica".

Le varie complicazioni emerse, ovviamente, non hanno incrontrato il favore di Del Ghingaro. Che ha ricordato come "gli organizzatori hanno venduto oltre 70mila biglietti – le sue parole –; siamo praticamente al tutto esaurito nei due giorni di spettacoli". Eppure, "siamo ancora a discutere delle varie autorizzazioni, su incroci di competenze. Sono situazioni veramente complicate causate da ricorsi, segnlazioni ed esposti".

E la battaglia degli ambientalisti, secondo il primo cittadino, non sarebbe condotta a difesa di una vera e propria spiaggia. "Non è una spiaggia storica – ha spiegato –; si è formata negli ultimi 30 anni e noi la chiamiamo spiaggia perché è frutto di correnti che hanno portato sabbia all’imboccatura del porto, quindi non ci dovrebbero essere problemi legati al mantenimento di specie protette. Le varie segnalazioni fanno sì che ci sia un’attenzione particolarissima, e questo è anche giusto e corretto, ma secondo me adesso siamo raggiungendo un livello eccessivo".

Comunque, Del Ghingaro è fiducioso. "Speriamo di riuscire a risolvere tutto quanto prima – ha chiuso –; tre anni fa abbiamo ospitato la prima edizione del Jova Beach Party e già mezz’ora dopo che la folla se n’era andata, la spiaggia era perfetta e pulitissima. Mai vista così".