
Alessia Berlusconi è titolare del bagno Alcione e all’ultima tornata elettorale è stata eletta nel direttivo da cui si è dimessa lo scorso 14 gennaio. Adesso la lettera-critica con cui si denuncia la necessità di nuove energie
"L’Upb deve essere un punto di riferimento per tutti gli imprenditori balneari, non una realtà chiusa e autoreferenziale ancorata al passato e al ricordo dei bei tempi che furono". Alessia Berlusconi, titolare del bagno Alcione, il 14 gennaio ha rassegnato le dimissioni dal direttivo dei balneari e adesso ha inviato una lettera dettagliata ai colleghi per denunciare l’amarezza di non essere riuscita a portare una nuova visione nel consiglio ma di aver preso atto di "conflitti sterili, fatti di chiusure pregiudiziali e di mancanza di ascolto", "metodi decisionali che non contemplano il confronto, che chiedono ai soci di approvare progetti senza documentazione ufficiale, basandosi su un atto di fede piuttosto che su un’analisi concreta". Un j’accuse in vista delle elezioni per il rinnovo delle cariche fissato per il 17 febbraio alla Mutuo Soccorso in cui auspica un cambio di rotta visto che la sfida Bolkestein ormai è alle porte.
"Ritenevo – premette – che fosse arrivato il momento di cambiare passo, ritmo e di mentalità, per uscire da una gestione statica e autoreferenziale e per affermarci come interlocutori capaci di dialogare con le istituzioni e di rappresentare al meglio gli interessi di tutti noi, con visione moderna. Uno dei primi obiettivi su cui ho concentrato le energie è stata la riorganizzazione della segreteria, parallelamente ho cercato di stimolare i colleghi affinché il direttivo assumesse un atteggiamento più proattivo e meno passivo nei confronti dell’amministrazione comunale. Un altro obiettivo è stato di rafforzare la cultura della trasparenza e della condivisione, all’interno del direttivo e nei confronti degli associati. Ma ho presto capito che sarebbe stata una strada in salita". Uno dei motivi di spaccatura del direttivo è stata poi la scelta del consulente legale che dovrà accompagnare i balneari nei prossimi mesi nel percorso delicato delle aste: una parte (Berlusconi compresa) ha sostenuto la figura dell’avvocato Alessandro Del Dotto mentre un’altra quella dell’avvocato Cristina Pozzi.
"Abbiamo bisogno di nuove energie, di visioni innovative e di un confronto aperto e costruttivo per garantire che il futuro della nostra categoria sia nelle mani di chi realmente ne conosce le sfide e le potenzialità – prosegue Berlusconi – non ho ancora deciso se ricandidarmi, ma so che molti di voi condividono le mie preoccupazioni e il mio desiderio di un’associazione più inclusiva e rappresentativa. Il cambiamento non può essere affidato solo a pochi o sempre agli stessi: richiede il contributo di tutti, la partecipazione di più voci e il coraggio di chi è disposto a mettersi in gioco per il bene collettivo".
Francesca Navari