Un individuo, piccolo, quasi minuscolo, in situazioni in bilico, costanti, tra ironia e paradosso. È il protagonista, metafora della condizione umana, dei dipinti, a olio e a china su carta, dal taglio narrativo, di Valente Taddei, e della sua mostra, inaugurata ieri allo Spazio 165 e aperta fino al 20 luglio dalle 21 alle 23.30, “Ipercosmi“, organizzata dalla galleria Mercurio Arte Contemporanea di Viareggio in collaborazione con il Comune di Camaiore.
Una personale, corredata da un catalogo con testo introduttivo di Ernesto Franco, che sdrammatizza, con sottile ironia, il senso di vuoto e di caducità che l’uomo può provare dinanzi al proprio destino: uno sguardo, profondo e insieme sarcastico, caratteristico del pittore che, con stile minimalista, racconta le potenzialità, dell’uomo e dell’arte, la determinazione, il coraggio e la complessità che costituisce e forma l’individuo.
Un artista, Taddei che, diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Carrara, ha eseguito illustrazioni per copertine di libri per case editrici come, tra le altre Mauro Baroni Editore, Giulio Einaudi e Alberto Gaffi, per dischi, riviste e siti internet, oltre ad aver illustrato con 10 tavole inedite il saggio “Pandora, la prima donna” di Jean-Pierre Vernant, aver realizzato il logo e il manifesto ufficiale dell’edizione 2013 di EuropaCinema e il manifesto ufficiale del Carnevale Pietrasantino 2014, e aver all’attivo personali ed esposizioni, in Italia e all’estero. Cui si aggiunge “Ipercosmi“, una riflessione esistenziale che cerca di rispondere, con il sorriso, all’interrogativo universale della vita.