Imboccatura ‘ristretta’. S’incaglia un altro yacht

La barra sabbiosa si è spostata: il fondale in un tratto ridotto a solo mezzo metro. Cumuli di rifiuti portati dalla mareggiata e danni alla stazione di pompaggio.

Imboccatura ‘ristretta’. S’incaglia un altro yacht

Imboccatura ‘ristretta’. S’incaglia un altro yacht

Dovrà essere fatto un dragaggio in somma urgenza dell’imboccatura del porto che in un punto preciso – falla parte del fanale verde – il fondale si è ridotto ad appena mezzo metro. Tutta colpa della tremenda mareggiata del 3 novembre scorso che ha prodotto un repentino spostamento della barra sabbiosa proprio in prossimità dell’imboccatura. Per questo motivo il comandante della Capitaneria di Porto ha disposto l’esecuzione con i propri mezzi navali di frequenti rilievi del fondale. E’ stato poi emanatoun avviso ai naviganti di tenersi lontani da quell’area in cui rischiano di arenarsi le imbarcazioni. E difatti anche ieri è rimasto insabbiato uno yacht da 30 metri il cui comandante è poi riuscito a liberare in autonomia. Dalla parte del fanale rosso, invece la profondità di 3,80 metri. Autorità di Bacino, Capitaneria e Comune sono comunque al lavoro per predisporre gli atti per effettuare un dragaggio in somma urgenza dell’imboccatura del porto in modo da rendere la navigazione più sicura.

Ma tanti altri danni sono stati fatti dalla mareggiata all’interno del porto. Dalla radice della diga foranea è stato stimato che sono entrate 170 tonnellate di sabbia che si sono accumulate sulla banchina Natino della Darsena Viareggio e sulla via Molo Marinai d’Italia, riempendo anche le caditorie stradali. L’acqua di mare ha investito i quadri di comando della stazione di pompaggio e trattamento che invia le acque meteoriche dalle caditoie all’interno della rete portuale delle acque chiare, provocando danni che hanno bloccato l’impianto e impedito l’eliminazione della lama d’acqua che conseguentemente ha potuto raggiungere oltre un metro di altezza su via Marinai d’Italia nei pressi del cantiere La Magica.

L’Autorità Portuale ovviamente si è attivato per risolvere le prime emergenze. Ad oggi è stato effettuato l’abbattimento e il taglio di 3 pini marittimi posti rispettivamente uno sul lungo Canale Ovest nei pressi del mercato ortofrutticolo e due nella piazzetta Don Sirio Politi in prossimità della chiesina dei pescatori; eliminati gli allagamenti della via Molo Marinai d’Italia, con intervento dei Vigili del Fuoco; raccolti e smaltiti gli accumuli di sabbia in collaborazione con Sea Ambiente;  si è proceduto infine alla formazione di una duna sabbiosa di protezione, a carattere temporaneo, in corrispondenza del varco alla radice del Muraglione.

Cosa resta da fare? In sintesi la riparazione del quadro elettrico di comando della stazione di pompaggio e trattamento delle acque meteoriche;  il ripristino dell’accessibilità alla stazione di pompaggio posta all’esterno del muro di levante di delimitazione dell’area portuale, previo spostamento della sabbia accumulata al di sopra di essa dal 2019 ad oggi, pari ad uno spessore di circa 2 metri con adeguata riprofilatura dell’arenile fino alla corrispondenza del varco alla radice del Muraglione. Tale spostamento favorirebbe secondo il commissario dell’Autorità Portuale Alessandro Rosselli la protezione del lato di levante del porto in occasione di future mareggiate. C’è ancora da fare inoltre la  pulizia degli specchi acquei e la rimozione di rifiuti portati dalla mareggiata.

Red.Viar.