FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Il tunnel di via Apuane: "I tempi sono slittati e mancano le certezze"

Seravezza Progressista critica l’approccio alla realizzazione dell’infrastruttura "Proprio il sindaco ha detto che i lavori potrebbero fermarsi in caso di problemi" .

Il rendering del futuro sottovia che andrà a sostituire l’attuale e vetusto cavalcavia in via Alpi Apuane

Il rendering del futuro sottovia che andrà a sostituire l’attuale e vetusto cavalcavia in via Alpi Apuane

"Nuovo sottovia: i lavori slittano e non ci sono certezze della loro regolare conclusione nel 2027". Seravezza Progressista pone più di un interrogativo sull’imponente infrastruttura che dovrà essere realizzata. "La partenza dei lavori è adesso prevista per metà giugno – attaccano il coordinatore Guglielmo Neri e il responsabile comunicazione Guglielmo Infrantolino – diversamente da quanto in precedenza dichiarato dall’assessore Silicani: stavolta l’amministrazione manterrà l’impegno preso in campagna elettorale e rimandato, ad oggi, di tre anni e mezzo? Riguardo ai 6.4 milioni di euro come costo dell’opera non si capisce se le coperture siano già assicurate e quanto invece si stia procedendo alla giornata, cosa che rischierebbe di pesare pericolosamente sulle tasche dei cittadini. Ci preoccupa, inoltre, l’ipotesi di una possibile chiusura del cavalcaferrovia qualora, come dichiarato dal sindaco, emergessero eventuali criticità nei futuri rilievi. È spiazzante apprendere come l’attuale amministrazione non abbia più effettuato i necessari controlli sullo stato dell’infrastruttura. I lavori, secondo quanto dichiarato dal sindaco, si protrarranno almeno fino al 2027, prospettando anni di disagi per la comunità seravezzina, soprattuto nel caso di una imprevista chiusura - parziale o totale - del cavalcaferrovia esistente; eventualità, questa, per niente esclusa dalle parole del sindaco. A questo –incalza Seravezza Progressista – si aggiunge un dettaglio ulteriore, ossia la controversia nata con la ditta appaltatrice e finita all’Anac; un litigio che, seppur sia stato risolto a favore del Comune, mette in discussione la capacità dell’amministrazione di gestire un progetto così delicato. Durante la campagna elettorale del 2021 l’amministrazione ha enfatizzato l’urgenza di intervenire su un ponte definito da alcuni come “pericolante”, accantonando il progetto di ristrutturazione già concordato dalla precedente amministrazione con la Provincia. Oggi, il sindaco si limita ad un laconico “verificherò” sulla sicurezza dell’infrastruttura, senza fornire certezze. Due le ipotesi: o il ponte, seppur vetusto, è strutturalmente sicuro, e allora la scelta di una sostituzione con un sottovia appare discutibile per le finanze pubbliche; oppure presenta reali criticità, ed in tal caso è incomprensibile come, dopo anni, si sia ancora alla fase degli annunci".

Francesca Navari