"Il Porto non può attendere" Un nuovo altolà a Giani

I consiglieri della maggioranza chiedono un cambio nella governance "Serve uno strumento snello che possa integrarsi con l’urbanistica della città".

"Il Porto non può attendere"  Un nuovo altolà a Giani

"Il Porto non può attendere" Un nuovo altolà a Giani

VIAREGGIO

"La Governane del Porto deve tornare alla Città di Viareggio", non ha dubbi la maggioranza che sostiene il sindaco Giorgio Del Ghingaro, riunita ieri sera a palazzo Comunale. I consiglieri, infatti, esprimono "perplessità e preoccupazione" per la recente nomina, fatta dal presidente della Regione Eugenio Giani, dell’architetto Alessandro Rosselli quale Commissario dell’Autorità Portuale che lo ha visto, a detta del Tar, "presidente illegittimo" per oltre un anno.

Una nomina che si configura come "una prova di forza non solo contro Viareggio ma contro il Tar e la sentenza stessa – spiegano i consiglieri -: è evidente che non possiamo accettare metodi così lontani dal confronto democratico, a maggior ragione per un settore che è strategico per l’economia della città e per il suo sviluppo in termini di occupazione".

Contrasti che non sono solo di forma, ma soprattutto di merito: "L’Autorità Portuale Regionale – continuano i consiglieri - per come è stata pensata e strutturata, da tempo non risponde più alle articolate esigenze del nostro territorio, associato all’interno della governance ad aree portuali assolutamente non paragonabili per dimensioni e complessità alla realtà produttiva, commerciale, imprenditoriale e storica espressa da Viareggio".

"Le imprese, che nel porto vivono – aggiungono – stanno da tempo aspettando il Piano Regolatore Portuale come strumento snello e sburocratizzato, che possa integrarsi con l’urbanistica della città. Ma l’iter sembra ingessato in una scandalosa gestazione senza che si sia innescata una reale e fattiva discussione che delinei il futuro di quest’area strategica non solo per la città ma anche per la Regione stessa".

"Vi è quindi l’esigenza urgente di ripensare in toto alla funzione dell’Autorità Portuale Regionale, se non alla sua abolizione, come esempio di cattivo governo e di inutile fardello burocratico che reprime fortemente la vivacità economica ed imprenditoriale di Viareggio. Si lasci dunque governare il Porto a chi veramente lo vive quotidianamente – concludono i consiglieri – lo si restituisca alla sua realtà di operatori, imprenditori e di operai che hanno fatto la storia della nostra Comunità e hanno saputo esprimere visioni e progetti di grande respiro, tali da superare i confini nazionali".

Red. Via.