
Il Twiga si veste dell’estetica di Dolce&Gabbana col take-over creativo DG Resort (Foto Umicini)
Marina di Pietrasanta, 10 luglio 2025 – Dagli arredi afro-chic all’allure da passerella. Il Twiga beach club di Leonardo Del Vecchio debutta con un look tutto nuovo e da red carpet, complice la partnership con Dolce & Gabbana che hanno curato l’intera estetica della struttura: dagli asciugamani a righe bianche e verdi, i tendaggi nei punti ombra con maxi foglie di banano che campeggiano su sfondo bianco e perfino cuscini e piatti della stessa linea stilistica dell’annesso ristorante Vesta.
Tra 15 giorni sarà aperto anche un pop up store D&G, mentre sono stati eliminati gli altri shop che erano presenti e pure il coiffeur. Una rivoluzione per quella realtà che 25 anni fa fu lanciata da Briatore & co con un’impronta inconfondibile tra color sabbia, paglia e richiami smarcatamente jungle. Adesso anche le storiche giraffe sono sparite e ne è rimasta una in versione ’rimodernizzata’. Invariato invece il numero di tende (45) oltre alla imperiale da 12 posti fronte mare; resta un totale di circa 120 dipendenti dei 600 totali del gruppo. Il direttore del Twiga è oggi Lucio Matarante. I prezzi? Il managemente ci tiene a sottolineare che sono “in linea col passato”, circa 16mila la stagione mentre un giornaliero dai 400 euro in su con l’eccezione della pagoda imperiale che supera i 1000 euro.
“La partnership con Dolce & Gabbana è un’esperienza già avviata dal gruppo Del Vecchio a Portofino – spiega Carlo Ziller, ceo di Lmdv Hospitality – ed è importante per il posizionamento dell’estetica del beach e del ristorante, oltre a proporre alla clientela un marchio di qualità visto che avremo presto il punto vendita con una speciale collezione esclusiva di capi e accessori realizzata appositamente per il Twiga. L’idea alla base dell’intero investimento è articolata, senza però voler snaturare l’essenza di questo posto: sul fronte del food abbiamo voluto affiancare al Twiga il nostro marchio Vesta con cucina ricercata e adatta a un pubblico italiano ed internazionale. Dopo 25 anni il beach club necessitava di avere un’anima più contemporanea e proiettata al futuro, guardando in continuità tra spiaggia, cena e intrattenimento. Per questo abbiamo decisamente alzato l’asticella nella direzione di catturare tutte le generazioni in modo trasversale cercando di essere attraenti per un pubblico più ampio che qui può trovare la risposta ad ogni richiesta di diversivo o soggiorno”.
In questa esplosione di dinamismo però il Twiga in inverno continuerà a rimanere chiuso, per riaprire come da tradizione a Pasqua 2026. “E’ una situazione difficile da attuare – spiega l’amministratore – sia per i dipendenti che per ridurre in generale i costi di gestione. Una scelta differente invece la faremo per Casa Fiori Chiari (ex Franco Mare) che rimarrà aperto anche nel weekend in inverno per valutare anche quella che sarà la risposta della clientela. Se ci spaventa la Bolkestein? Visti gli investimenti ingenti messi in atto sulle strutture balneari crediamo che ci sarà una concreta possibilità che questo impegno possa essere oggetto di seria valutazione e di poter quindi contare sulla prosecuzione di questa scommessa imprenditoriale”.