Il nodo della direttiva Bolkestein "Subito un tavolo per la riforma"

La richiesta di Federbalneari Italia alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per sbloccare lo stallo. Intanto il presidente dell’Emilia Romagna: "Giusta la gara Europea, ma non si penalizzino gli operatori". .

VERSILIA

"Federbalneari Italia esprime la sua preoccupazione al Governo, guidato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la situazione di stallo della riforma sulle concessioni balneari, che dovrebbe seguire l’iter del Decreto Milleproroghe dove, tra l’altro, si stabiliva la necessità di aprire un tavolo interministeriale a Palazzo Chigi in tempi rapidi, vista l’urgenza della situazione, anche per conoscere l’iter per la mappatura dei beni pubblici in concessione".

Lo dichiara Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Italia, sollecitando la presidenza del Consiglio ed i Ministeri interessati. "È necessario che tutte le parti interessate dal decreto siedano quanto prima intorno ad un tavolo per avviare il previsto iter di riforma, evitando di mettere a rischio il futuro del settore mare e che siano le sentenze, e non le leggi, a riorganizzare il comparto che vive in regime di 4 proroghe da 13 anni ormai", aggiunge Maurelli, convinto che "occorra iniziare subito a ragionare su un percorso che dia continuità al settore e, parallelamente, conduca ad una riforma seria e ragionata ad una legge organica di riordino e di tutela delle nostre imprese turistiche a partire dalla revisione del codice della navigazione ed allo sblocco immediato degli investimenti per modernizzare offerta turistica e beni in concessione. Siamo realmente preoccupati per il tempo trascorso dall’approvazione del Milleproroghe e non vorremmo che questa norma faccia la fine di tanti altri testi normativi. Auspichiamo, infine, che il Governo chieda con fermezza a Bruxelles di rivedere l’applicazione della Direttiva Servizi al settore di beni demaniali in concessione. Federbalneari Italia, da parte sua, vigilerà con attenzione affinché nessuno, compresi i comuni interessati dalle gare sulle concessioni

balneari, faccia passi affrettati e in autonomia e soprattutto a danno del nostro importante patrimonio imprenditoriale".

A intervenire ieri anche il governatore della regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. "Avevamo fatto una proposta che aveva raccolto il consenso di tutte le associazioni balneari. A gara – ha detto Bonaccini – è necessario ed è persino giusto andarci, l’Europa non avrebbe dato più proroghe e si sarebbe rischiata la procedura di infrazione, con una penale da pagare molto alta per l’Italia. Però abbiamo chiesto una serie di condizioni che per noi dovrebbe essere garantita all’interno delle gare, per non penalizzare quegli operatori che hanno fatto investimenti seri". L’Italia poi, rimarca Bonaccini, "è molto differente al suo interno e questo non può essere tralasciato".