GAIA PARRINI
Cronaca

Il "mercato" si allarga. Il progetto preliminare di piazza Santa Maria

È stato approvato in giunta il piano del padiglione coperto alla Vecchia Viareggio. L’opera curata da Alberto Landucci sarà una struttura coperta sul lato ovest. Venti fondi di circa 11 metri quadrati saranno disposti su due lati, con un corridoio.

Due immagini di piazza Santa Maria, che è destinata a un importante restyling

Due immagini di piazza Santa Maria, che è destinata a un importante restyling

di Gaia Parrini

Un padiglione che unisca la storia dei palazzi, che ne circondano la piazza, la stessa dove negli anni era nato il primo mercato cittadino, e il futuro di un piano di interventi, regolato dall’amministrazione comunale come concedente e dalla società Mercato di Viareggio come concessionario. Il tutto orientato alla riqualificazione della città e del centro storico. È quello proposto dal progetto di fattibilità tecnico economica preliminare realizzato dall’ingegnere Alberto Landucci e approvato dalla giunta, come evidente da delibera, per la creazione di un nuovo "Piazzone", con venti chioschi che dalla zona mercato saranno spostati, tra via Regia e via della Foce, in Piazza Santa Maria. Proprio lì dove, appunto, nel 1500 nacque il borgo viareggino, presidio di difesa della costa, e dove, per decenni, risiedeva il cuore della vita commerciale dei pescatori della città che si stava svluppando, prima di trasferirsi, negli anni Venti, in piazza Cavour.

Ed è, appunto, in nome di questa storia, di legami con mercati coperti con elementi in acciaio, come sarà questo, nella prospettiva immaginata dal progetto, realizzati nei primi del ’900, e di un quartiere, come la Vecchia Viareggio, già abitato e animato da un tessuto commerciale vivace, che sono state delineate e definite le linee generali del progetto.

Il nuovo padiglione, come si legge nella relazione redatta dall’ingegnere Landucci, sarà collocato all’estremità ovest della piazza, affacciato e distante di una decina di metri dai fabbricati già esistenti e ospitanti residenze e uffici pubblici, con due accessi per il pubblico previsti sugli affacci corrispondenti di via della Foce e via Regia, dove, proprio in vista degli ingressi, del passaggio pedonale e dell’area verde a rispetto di quella pre esistente, che circonderanno la nuova struttura, saranno eliminati tre posti auto per ampliare il marciapiede esistente e garantire visibilità al fabbricato.

Superate le entrate laterali, aggiunte agli ingressi di servizio disponibili per ciascun fondo, i futuri visitatori potranno passare da un’attività commerciale all’altra, delle venti, ciascuna di circa 11 metri quadrati, che saranno disposte tra i due lati, divisi dal corridoio interno e coperto dalla struttura a capanna. Ogni fondo, provvisto di serranda interna per la chiusura serale, che prevederà anche apposite cancellate agli ingressi, "potrà essere organizzato in base alle esigenze di vendita sia come spazio a uso esclusivo dell’operatore, posizionando il banco di vendita al limitare del corridoio centrale – si legge nella relazione di Landucci – oppure come spazio fruibile anche dai potenziali acquirenti, in una sorta di piccolo negozio in cui il visitatore possa entrare". Un’articolazione, quella descritta nel progetto, che vuole proporre un richiamo all’articolazione del padiglione principale del mercato di Piazza Cavour, di cui si propone di essere, nonostante le polemiche degli stessi commercianti che in quella piazza hanno lavorato e vissuto per decenni, il nuovo arto commerciale della città, abbracciando la novità e insieme il "mantenimento delle caratteristiche attuali dell’area come spazio aperto, tra le vie interessate, del verde storico ad alto fusto, delle possibilità di utilizzo dell’area per eventi – esplica il progetto – e con il minimo impatto sulle relazioni visuali con la Torre Matilde , struttura degli albori dello sviluppo cittadino di Viareggio e oggi unico elemento dell’epoca che caratterizza il tessuto urbano della città".