MARIA NUDI
Cronaca

Il dolore diventa speranza. La cappella restaurata in ricordo di Tommaso

La famiglia del bimbo, morto in un tragico incidente, ha restaurato una chiesetta che si trova nel cimitero monumentale della Misericordia. Donazione in denaro con la duplice finalità: restituire il bene alla città e regalare sorrisi ad altri bambini.

Da sinistra Manola Migliorini, Angelica Bencistà e Mauro Pardini

Da sinistra Manola Migliorini, Angelica Bencistà e Mauro Pardini

VIAREGGIO C’e un un filo d’amore che il destino dipana anche nelle occasioni più crudeli, nelle pagine più buie che possono accadere ad una famiglia: la perdita di un bambino di poco più di due anni in un incidente stradale. In ricordo di quel bambino, Tommaso, oggi la Misericordia di Viareggio dona un futuro ad altri bambini che vivono nelle comunità educative seguite dall’Arciconfraternità. È la storia di Tommaso Bencistà,che nell’agosto del 1979 ha perso la vita in un incidente stradale accaduto nel Chianti. Una tragedia che ha lasciato nel dolore la mamma Manola, il papà Angiolo, le sorelle Angelica e Alessia. Ad Alessia, nata dopo la tragedia, sono stati raccontati i ricordi di quel fratellino gioioso. E quella gioia oggi appartiene a una comunità.

Una storia dolorosa che a distanza di tanti anni, nel 2024, si è trasformata un una pagina di solidarietà verso altri bambini e in una pagina della cultura della città. E’stato possibile grazie alla sensibilità della Misericordia di Viareggio che ha valorizzato la generosità della famiglia Bencistà. Ebbene il piccolo Tommaso, che oggi sarebbe un uomo, ha donato gioia ai suoi familiari, purtroppo, solo per breve tempo, ma dallo scorso anno dona gioia e sorrisi anche alla collettività a quei bambini ai quali la Misericordia assicura un futuro attraverso le comunità educative e alla città perché la famiglia di Tommaso ha restaurato una delle cappelle più importanti del Camposanto Monumentale. Si tratta della la cappella realizzata nel passato da Giuseppe Baccelli e che il trascorrere dei decenni aveva inesorabilmente danneggiato.

Un bene che è tornato a splendere. La cappella, grazie a un ingente investimento dei familiari di Tommaso, è tornata agli antichi fasti ed è stata stata restituita al patrimonio culturale della città. Un intervento fatto nel silenzio, senza clamore, perché il cuore sussurra e non urla. Nella cappella che porta anche il nome di Tommaso, riposa il bambino e lì riposerà la famiglia che da anni ha scelto di vivere a Lido di Camaiore dove nel passato veniva in vacanza. Il progetto è stato possibile grazie alla Misericordia e grazie a Mauro Pardini, responsabile del Camposanto Monumentale, che Angelica, sorella maggiore, conosce da quando era un ragazzo.

Mauro Pardini con la sua sensibilità e attenzione verso gli altri si è conquistato un posto di riguardo nei cuori dei familiari di Tommaso. "Consideriamo Mauro come un figlio e un fratello – raccontano Manola e Angelica – stavamo cercando un posto dove far riposare e custodire Tommaso e così abbiamo pensato alla cappella del Camposanto Monumentale. Siamo stati accolti dalla Misericordia come da una famiglia e così il progetto è diventato realtà".

"Il recupero della cappella del’artista Baccelli – spiega Mauro Pardini – ha permesso alla Misericordia di gestire una parte della somma per il ruolo sociale dell’Arciconfraternità e abbiamo pensato ai nostri progetti per i bambini". L’amore di una famiglia ha incontrato l’impegno sociale della Misericordia, che ha comunque nella sua tradizione storica il culto dei defunti.

Il Camposanto Monumentale della Misericordia di Viareggio risale ai primi del Novecento: è stato inaugurato nel 1917 su progetto dell’architetto Ciro Lapucci e rappresenta insieme al contiguo cimitero comunale uno dei complessi funerari più significativi dell’Italia centrale in ambito architettonico e scultoreo.

Maria Nudi