
La minoranza unita vuole un passo indietro da parte dell’attuale amministrazione e il ritorno alle urne "Pagano Mungai e Natali ma abbiamo una sindaca che sta coi responsabili e un assessore ’prescritto’".
Chiedono "un passo indietro" alla sindaca Simona Barsotti e di poter tornare alle urne. A pochi giorni dalla sentenza della Corte dei Conti che ha individuato in capo all’ex sindaco Franco Mungai e all’ex assessore Stefano Natali "colpe gravi" per il dissesto del Comune, le opposizioni fanno fronte comune contro l’amministrazione.
"Barsotti è erede dell’esperienza di Mungai – ha spiegato l’ex sindaco e attuale capogruppo di Fratelli d’Italia Alberto Coluccini – e da ’rea confessa’ ne ha sempre sostenuto l’operato. Ora la Corte dei Conti è entrata nel demerito dell’amministrazione Mungai che ha portato al dissesto. Il pericolo concreto è che possano sfasciare tutto ancora una volta e vanificare i sacrifici fatti fino a oggi. Sotto la mia amministrazione eravamo riusciti a calare le tasse da 15 a 13 milioni; ora la sinistra le ha portate a cifre record: pagavamo in media 590 euro a cittadino; adesso siamo a 744. E non è vero che abbiamo tagliato i servizi: se ci sono stati dei sacrifici, è solo per la mala amministrazione del centrosinistra".
Dure le accuse dell’ex sindaco: "Hanno già perso un ricorso e ricevuto una condanna, ma nessun cittadino lo sapeva perché oscurano gli atti – le sue parole –; la sentenza parla di grave colpa per inerzia nell’arco di 10 anni, anche se i primi 5 sono prescritti: e chi era l’assessore al bilancio nel primo mandato? Di fatto, oggi abbiamo un assessore al bilancio prescritto. Noi non abbiamo mai voluto il dissesto, ma oggi lo rivendico: abbiamo fatto un atrtimo lavoro in due anni, anche se i cittadini purtroppo hanno dovuto soffrire di tutte le invenzioni che Mungai stava inventando per raspargli nelle tasche. È grazie al dissesto che s’intravede l’uscita dal tunnel, anche se il rischio è di tornare indietro: dall’aria che tira, sembra che l’amministrazione stia preparando un altro buco".
Una tesi condivisa dal segretario provinciale di Fdi Luca Pierotti ("Bisogna prendere atto dei dati di fatto e trarre la conclusione: dimissioni") e dagli altri due partiti d’opposizione. Per Marzia Lucchesi, consigliera di ’Per Massarosa’ e iscritta a Forza Italia, "nella sentenza, oltre a certificare la fondatezza del dissesto, ci sono frasi fortissime in cui si parla di un consiglio comunale che sarebbe stato obbligato a dichiarare il dissesto. Mungai e Natali, oggi, sono capri espiatori che si prendono la condanna per delle decisioni che sono state prese da tutta la passata amministrazione".
Ancora più netta la posizione del collega Pietro Bertolaccini: "La sentenza esclude il dolo – ha spiegato – ma riconosce la colpa grave. Per un professionista della politica, dovrebbe significare l’esclusione dal proiprio lavoro. La responsabilità del dissesto è tutta di Sinistra Comune: per come conosco Franco Mungai, avrebbe voluto tagliare dei servizi per riequilibrare il bilancio, magari quelli meno essenziali. Sinistra Comune ha già ’mangiato’ due assessori, Lucchesi e Mauro, e ora pure Natali. La sindaca non può stare dalla parte di chi ha leso il Comune. Mi vergogno di avere un’amministrazione che fa passare tutto il cavalleria, comprese le truffe subìte dal Comune".