
Il bar devastato del Vasco Zappelli; a sinistra il parco diventato una giungla e quello che resta degli spogliatoi
Fotocronaca di un lento e inesorabile declino. Quello del Centro Vasco Zappelli, un tempo fiore all’occhiello del quartiere Varignano. Trentamila metri quadri di superficie che ospitano un campo da calcio, due da tennis, una pista da hockey, un’altra da skate, oltre agli spogliatoio e al bar. Doveva essere un punto di ritrovo per i ragazzi e per gli anziani del quartiere. Ma dopo l’inaugurazione – una quarantina di anni fa – più nulla è stato fatto. Con il risultato che il centro è andato di fatto alla malore. Lo scorso anno il Comune ha lanciato la proposta di un project financing cercando privati disponibili a investire.
Un giovane residente del Varignano, Samuel Loris Russo di 20 anni, ci ha mandato un reportage sul degrado attuale: "Ciò che rimane del bar – ci scrive – e degli uffici della scuola calcio è pericolante e interamente sommerso da sporcizia. Il pavimento dei campi da tennis è impraticabile e le reti assenti; il cemento della pista da skate è sgretolato e ricoperto di vegetazione; il campo da calcio si è progressivamente trasformato in una giungla con erba alta quasi un metro; gli spogliatoi sono diroccati e fatiscenti. L’ampio spazio verde che un tempo era un parco curato è ora una distesa di vegetazione incontrollata che inghiotte gran parte del centro rendendolo inaccessibile".
Samuel Loris Russo sottolinea che gli abitanti del quartiere da anni sono costretti a convivere con questa situazione di forte degrado. "Potremmo solo immaginare – prosegue il giovane residente – cosa potrebbe diventare questo centro sportivo se venisse rimesso a nuovo. Pur essendoci già stati in precedenza dei tentativi di riqualificare la zona, tutto al momento tace, lasciando il quartiere Varignano vittima del degrado e della noncuranza". Per questo fa appello alle istituzioni perché si impegnino a donare alla città e al quartiere "il suo agognato e meritato centro sportivo".