REDAZIONE VIAREGGIO

Il 19 ottobre l’asta giudiziaria per le “Dune“

I rilanci partono da 1,6 milioni: una decina di gruppi interessati, tra cui un’azienda delle Bocchette

Asta delle Dune Hotel: interessati molti gruppi imprenditoriali tra cui un’industria delle Bocchette. Il 19 ottobre prossimo si svolgerà dunque la vendita, con modalità telematica sincrona mista, dell’albergo e di alcuni fondi del complesso immobiliare: presso l’Istituto Vendite Giudiziarie di Lucca, nominato custode del bene, alle 17 si aprirà il procedimento dopo che le offerte degli interessati saranno giunte entro mezzogiorno del 18 ottobre. E sono stati circa una decina i gruppi e le cordate che in questi mesi hanno visitato l’hotel per decidere se partecipare o meno anche perchè, dato il prezzo base di 2.157.300 euro, l’offerta minima dovrà essere di 1.617.975 oltre poi agli investimenti successivi per ripristinare il complesso.

Insomma un bel gruzzolo per chi si appresta a prendere in mano una delle strutture piùstrategiche ma anche più discusse di Lido di Camaiore. è anche vero che adesso il Comune sta predisponendo un progetto per l’Arlecchino, tramite la Pluriservizi, che dovrà arrivare in Regione entro il 30 ottobre prossimo per poter usufruire dei fondi del Recovery Fund.

E stessa cosa avverrà per la Fattoria Benelli: due contingenze che ben possono condizionare un investimento privato importante in questa zona centrale tra le due aree comunali. Le Dune non ha avuto molta fortuna: nato negli anni ‘90, ha purtroppo vissuto gestioni discutibili in una contingenza di turismo in mutazione oltre a problemi economici di vario genere, finchè è arrivato il fallimento della società titolare. Due sono quindi le procedure che hanno condotto a questo triste traguardo da cui potrebbe spuntare una vera rinascita: non sono russi gli interessati, sebbene una loro cordata, grazie addirittura ad un contatto con il loro Console, per un certo periodo di tempo è parsa quella più papabile. Invece attualmente voci ben informate danno per futuro proprietario un imprenditore di Pietrasanta con fiorente azienda alle Bocchette: ciò farebbe restare la trattativa ‘tutta in casà con possibili aperture a posti di lavoro e sinergie in loco. Il delegato alla vendita è l’avvocato Antonio Tommasi di Pietrasanta. Non si terrà l’incanto e quindi, in caso venissero presentate più offerte, a vincere non sarebbe la più alta, ma si procederebbe alla gara tra tutti i partecipanti. Si parte dall’offerta più alta presentata e si procede con l’asta.

L’offerta è vincolante: nel caso in cui l’offerta ‘pietrasantina’ fosse la più alta e nessuno partecipasse all’asta, allora si aggiudicherebbe il bene anche senza presentarsi. Vendita ‘sincrona mista’ significa invece che i rilanci di prezzo tra i partecipanti si possono fare, entro un certo brevissimo tempo.

Isabella Piaceri