"I ristori non coprono nemmeno il 10 per cento del fatturato perso"

Cambiaggio del Twiga e Angeli della Bussola sperano che venga contentita almeno l’attività musicale all’aperto per i turisti

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Si dicono ottimisti sull’apertura degli stabilimenti balneari, molto meno sulle annesse discoteche, sperando in questo caso di poter allestire delle serate con musica all’aperto. I gestori dei locali di Marina di Pietrasanta vivono l’attesa della stagione estiva combattuti tra scetticismo e voglia di ripresa.

Alla Bussola di Focette si respira anche una grossa delusione per la sproporzione tra il pesante crollo dei fatturati registrato nel 2020 e le briciole ricevute dal governo sotto forma di ristori. "Le attività come le nostre sono in enorme difficoltà – spiega il gestore Giuliano Angeli – a causa di costi fissi enormi, specie per quanto riguarda l’affitto I ristori che abbiamo ricevuto sono una goccia nel mare visto che non arrivano a coprire nemmeno il 10% di ciò che è stato perso l’anno scorso. E’ una sproporzione immensa, lo dico anche da commercialista. Non abbiamo licenziato nessuno per il semplice fatto che i nostri dipendenti sono tutti a chiamata, ma chiaramente per loro non lavorare è un danno". Angeli prova quindi a pronosticare l’estate 2021. "A breve termine non c’è nulla – dice – in quanto è molto difficile fare programmazione allo stato attuale. Se il piano vaccinale andrà avanti come promettono, sicuramente verso luglio l’estate si farà a livello di stabilimento balneare. Una prospettiva c’è, con le dovute cautele e nel rispetto dei protocolli. Contiamo di lavorare ad estate partita, diciamo a luglio e agosto. Sulla discoteca invece potrebbe esserci la possibilità di organizzare qualcosa in maniera limitata, con numeri rivisti e corretti in merito alla capienza. Che blocchino tutto non ci credo, l’esperienza dell’estate scorsa dovrebbe servire. Escludo di poter attivare la discoteca all’interno, vediamo se sarà possibile rimediare con qualche serata all’aperto".

Un augurio condiviso da Mario Cambiaggio, amministratore delegato del Twiga, secondo il quale consentire ai locali di fare musica sotto le stelle eviterebbe il formarsi di feste “clandestine“ con tutto ciò che comporta in termini di assembramento e potenziale trasmissione del virus. "Grosse previsioni – dice Cambiaggio – non ne possiamo fare, ma confidiamo di poter iniziare l’attività a maggio, intendo come stabilimento balneare e ristorante di giorno. Speriamo, come si suol dire, di arrivare all’operatività garantita dalla zona gialla. Sul resto dobbiamo augurarci di poter fare qualcosa anche di sera, a partire dal ristorante. La discoteca è un argomento controverso, vediamo se a luglio e agosto ci consentiranno di allestire serate all’aperto. Se alle persone verrà data la possibilità di andare in vacanza credo che si possa anche consentire alle strutture di lavorare per queste persone che avranno voglia di svagarsi. Il rischio è che si formino feste spontanee per strada e nelle ville, dato che la gente cercherà comunque di incontrarsi e divertirsi. Queste sono le nostre aspettative, ma le regole dipendono dai contagi e dal Comitato tecnico scientifico, e a quelle dovremo attenerci".

Daniele Masseglia