
La Regione Toscana vuole stare al fianco della Perini Navi ma pone delle condizioni di rilancio che l’azienda dovrà rispettare. E’ quanto è emerso dall’unità di crisi lavoro convocata proprio dalla Regione per fare il punto sulla situazione del colosso della nautica viareggina insieme all’azienda, ai sindacati e al comune di Viareggio. Tutte parti interessate perché lo storico cantiere navale ritrovi un nuovo splendore dopo i fasti del passato conosciuti con la vecchia proprietà.
Ma i tempi stringono. Entro il 15 gennaio l’azienda (che fa capo oggi alla famiglia Tabacchi) deve presentare un piano di ristrutturazione del debito al Tribunale di Lucca. Piano che si fa forte di un prestito di oltre 25 milioni di euro messo sul piatto dal fondo d’investimento Blue Sky. In base a quanto a suo tempo detto dall’azienda ai sindacati per ottenere tale finanziamento, Perini Navi dovrebbe dare vita a una nuova società (che a sua volta dovrebbe richiedere alla Porto Autorithy una nuova concessione) e dovrebbe operare un brusco taglio dei livelli occupazionale. Nei giorni scorsi i sindacati avevano riferito di 30 esuberi (su 105 dipendenti) mentre nel vertice di ieri l’azienda ha parlato di 17 esuberi.
E proprio a conclusione del tavolo di ieri la proposta avanzata dalla Regione è quella di sottoscrivere un accordo tra istituzioni, proprietà aziendale e fondo di investimenti Blue Skye coinvolto nel progetto di rilancio. Secondo quanto indicato per conto della Regione dal delegato per il lavoro, Valerio Fabiani, l’accordo non potrà prescindere dal rispetto di alcune condizioni fondamentali: mantenimento dell’attuale livello e delle tutele occupazionali in accordo con il sindacato e conservazione dell’unitarietà aziendale, supportate da un piano industriale condiviso La regione insomma è pronta a sostenere il rilancio della Perini Navi purché non ci siano i licenziamenti annunciati, purché non si rinuncia al marchio Perini Navi e purché infine venga tutelata e salvaguardata tutta la filiera di lavoro (cioè l’indotto) che fa riferimento al cantiere navale viareggino.
Al tavolo per la Regione era presente anche l’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli, con il quale è stato definito che il raggiungimento dell’intesa sarà oggetto di valutazione da parte dell’Autorità portuale quando si dovrà decidere il subentro nelle concessioni. La nuova società che Perini navi dovrà costituire per ottenere il finanziamento dovrà in sostanza rispettare le condizioni poste dalla Regione se vorrà subentrare nella concessione dell’area portuale.
Fortemente critici su tutta l’operazione i sindacati: "Non siamo disponibili – ha detto Mauro Rossi della Fiom Cgil – a firmare alcun accordo di questo tipo. La proprietà dell’azienda deve trovare un partner industriale e non uno finanziario che per sua natura non può darci nessuna garanzia sulla gestione di un cantiere navale".
Paolo Di Grazia