
Gli zecchini di Arlecchino. Imprenditore privato dà un milione per l’affare
Un milione da un imprenditore privato per l’Arlecchino: si delineano i fondi per il nuovo progetto che amplia e precisa le sue destinazioni.
Cultura, convegni e promozione turistica rappresentano il senso che Lido di Camaiore ritroverà con un gruzzolo di oltre 15 milioni di euro per aver evitato un ecomostro oltre vent’anni fa e adesso voler puntare sul progetto polivalente dello studio di architettura Leonardo che sostituisce e rigenera la bruttura esistente. Ma c’è un punto interrogativo recentissimo nel conteggio dei fondi per finanziare l’Arlecchino, per ora monco solo del vecchio logo Martini: un privato che vi investe un milione di euro, che non sono tanti, ma permettono di porre un piccolo piede saldo sul futuro commerciale della frazione. Il ristorante panoramico, le sale cinematografiche?
“Per adesso non posso rivelare chi sia il privato”, nicchia il sindaco Marcello Pierucci, ma molte sono le voci: si era parlato all’inizio del gruppo Nesti, che peraltro parrebbe avere altre mire vicine, dopo l’acquisto delle Dune all’asta; di ristoratori stellati versiliesi, per passare a titolari di sale cinematografiche come Fabrizio Larini o a noti patron di centri benessere e palestre ma questo è sfumato e non ricompare nell’attuale disegno. In effetti il Comune ha partecipato a vari bandi per ottenere soldi da Fondazioni bancarie e probabilmente una di queste sarà interessata e coinvolta. "Servizi di promozione turistica", recita per prima cosa la delibera sull’indirizzo di progettazione: qui è noto che il Presidente della Regione, Eugenio Giani, molto presente all’idea Arlecchino, sborserà 4 milioni e 200.000 euro e quindi alcuni uffici turistici importanti saranno di competenza regionale. Altri 4 milioni e 250.000 euro saranno finanziati con un mutuo del Comune e 1 milione con fondi privati e appaiono ben delineate le funzioni che prima erano abbozzate: esclusi definitivamente da Pierucci i centri benessere con piscina, palestra, fitness e sport da un lato, rientrano invece alla grande cinema, spettacolo e multiplex dall’altro, quindi significa che altri privati potrebbero appartenere in futuro a questi mondi e di certo a quello che ha ‘captato’ l’affare del ristorante panoramico che però compare solo di ‘striscio’ tra gli indirizzi della nuova delibera di questi giorni.
In tutto si arriva a ben 9.450.000 euro rimodulati ed inseriti nel bilancio triennale fino al 2026. Per le piazze vicine ed il verde si dovranno attendere altri anni e un ulteriore fondo regionale.
Isabella Piaceri