Fiori, mais, verdure: rischia di seccare tutto "Non manca solo l’acqua, è troppo caldo"

In Versilia non piove da 47 giorni. Nelle serre le aziende si affidano agli impianti a goccia per risparmiare liquido. Ko anche i frutteti

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La siccità preoccupa i floricoltori versiliesi. Di questo passo, dai pozzi che alimentano le irrigazioni rischia di uscire a non piovere, le aziende rischierebbero di prendere dalle falde acqua salata. "Tremiamo perché se ciò avvenisse sarebbe un problema enorme — dice Marco Carmazzi, dell’omonima azienda di Torre del Lago — Possiamo fare un monitoraggio dell’acqua, ma non nel momento in cui peschiamo dell’acqua salata, poi il flusso non possiamo fermarlo. Quindi c’è da sperare nella pioggia". L’azienda ha però da alcuni anni un sistema di irrigazione, volto al minor spreco di acqua. "Abbiamo degli impianti a goccia o di sub irrigazione con cui diamo acqua centellinata in vaso o a terra, che non sia nessuna dispersione. Poi servirebbe che l’acqua dei depuratori non venisse fatto defluire in mare ma venisse utilizzata per innaffiare i giardini o per uso civile. Servirebbero degli acquedotti dual con acqua da sorgente e dai depuratori, così da utilizzare sempre meno acqua dal sottosuolo. Anche se c’è il problema dei pozzi privati non denunciati".

Invece a Camaiore ci sono meno problemi? "Siamo specializzati in colture primaverili – spiega un imprenditore – Noi non attingiamo solo ai pozzi, ma siamo legati a un sistema di irrigazione con il Consorzio di bonifica legato ai volumi. Se persistesse questa situazione, il problema comunque si porrebbe. Lo scenario non è dei migliori: va tenuto conto anche il fattore caldo. Il clima sta cambiando: cominciano le temperature africane. Le aziende che producono olio hanno dei problemi con le temperature calde anche in inverno".

Il Sir, servizio idrologico della Regione Toscana certifica una situazione drammatica. In Versilia si arriva a quasi 47 giorni senza pioggia. Il record di giorni senza precipitazioni fino a qui lo fanno registrare la stazione di Ponte di Tavole, nel comune di Seravezza, dove in un mese sono caduti appena 2,2 millimetri di pioggia. Seguono Viareggio con 0,2 millimetri e Vallelunga nel comune di Camaiore con 7,2 millimetri. Una situazione che trova riscontro un po’ in tutto il bacino del Serchio, la situazione sicuramente più critica da monitorare.

L’allarme viene lanciato anche da Coldiretti. "Più che il presente, che possiamo al momento gestire, sono le prossime settimane a terrorizzarci – afferma Andrea Elmi, presidente a Lucca – Una situazione simile si può presentare nel mese di agosto. Gli olivi iniziano a manifestare una situazione di grande sofferenza dovute allo stress idrico e alle alte temperature. Laddove è possibile, per salvare il raccolto ed evitare di perdere la produzione di ortaggi e frutta, le aziende agricole stanno intervenendo con l’irrigazione di soccorso mediante l’emungimento dei pozzi delle acqua di falda con un ulteriore impennata dei costi per l’attività di pompaggio che vanno a sommarsi a quelli che già stanno sostenendo. C’è poi un altro grande problema che riguarda tutta l’agricoltura di costa: la salinizzazione che rischia di ridurre nel tempo la fertilità dei terreni. Più acqua tiriamo su dalla falda, più questo rischio aumenta. E’ chiaro che questa non può essere la soluzione". Nel frattempo Coldiretti Lucca invita a segnare sul sito di Artea eventuali danni alle coltivazioni causate dalla siccità ed attende una presa di posizione del governo regionale per evitare un ulteriore peggioramento della crisi idrica con conseguenze sulle imprese e sulle famiglie.

Alice Gugliantini