REDAZIONE VIAREGGIO

E Salvini arriva in bicicletta alla Versiliana

Il leader della Lega infiamma il pubblico al “Caffè“. "La flat tax è un nostro dovere. Il reddito di cittadinanza solo a chi è difficoltà"

"La Cina è una dittatura ma se andiamo al governo dovremo dialogarci, altrimenti un giorno verranno a chiedere quanto costa la Versilia". E’ una delle tante frecce scagliate ieri pomeriggio dal leader nazionale della Lega Matteo Salvini arrivato al “Caffè“ della blindatissima Versiliana in bicicletta: l’incontro poi per motivi di sicurezza è stato spostato al teatro all’aperto di fronte a un pubblico numeroso. Il dispiegamento di forze dell’ordine e la viabilità off-limits hanno garantito tranquillità a un appuntamento privo di contestatori. L’unica fonte di problemi è stato il vento forte che nella prima parte ha mandato in tilt la diretta streaming su Facebook.

Nulla in confronto alle sventagliate di Salvini, che non ha risparmiato gli avversari politici in vista delle elezioni del 25 settembre. Accolto insieme alla compagna Francesca Verdini, il leader del Carroccio ha risposto alle domande del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano ripetendo i suoi cavalli di battaglia. "Nei primi 100 giorni di governo – ha detto – le priorità economiche saranno la flat tax e la pace fiscale. Crediamo nel lavoro vero e questo lo si crea abbassando le tasse a chi lavora. Il Pd invece punta alla tassa patrimoniale: se uno amplia l’azienda e va in spiaggia a Forte dei Marmi viene guardato in cagnesco dalla sinistra". Salvini ha promesso poi la rottamazione delle cartelle dell’Agenzia delle entrate: "Quindici milioni di italiani, cioè uno su quattro, riceveranno la cartella con pendenze del 2016 o 2017. Dopo la pandemia e il caro-vita dovuto alla guerra saranno la rovina di famiglie e imprese. Un fisco ’amico’ riduce invece gli importi e scongiura chiusure e licenziamenti". Una ripartenza, quella dell’Italia, che per Salvini passa anche dalla burocrazia: "C’è gente che aspetta mesi o anni per ampliare un capannone: ci vuole il silenzio-assenso per far sì che senza una risposta delle istituzioni si possano cominciare i lavori". Il tornado salviniano è planato infine sulla riforma della giustizia ("ogni giorno tre italiani vengono incarcerati ingiustamente a causa di un’omonimia o una sbobinatura fatta male: i magistrati che sbagliano devono risponderne"), sul reddito di cittadinanza ("va lasciato solo a chi è in difficoltà e non a chi rifiuta offerte di lavoro") fino agli stipendi: "Bisogna detassare straordinari, aumenti di stipendio e premi di produttività". E poi tante citazioni su Forte dei Marmi, con una parte del pubblico che indispettita gli ha ricordato che la Versiliana è a Marina di Pietrasanta.

Daniele Masseglia