
Il dirigente scolastico del «Don Lazzeri Stagi» Giovanni Fiorillo è entrato in servizio lo scorso settembre come prima esperienza in questo ruolo In pochi mesi è riuscito a scongiurare la perdita dell’autonomia dell’istituto
Come Godot, anche il futuro polo scolastico Don Lazzeri-Stagi ha deciso di farsi attendere più del previsto. Come avevamo già anticipato un paio di mesi fa, l’iniziale scadenza del cantiere da 19 milioni di euro appaltato dalla Provincia non potrà infatti coincidere con il 31 marzo 2026, e pertanto il taglio del nastro avverrà non prima dell’anno scolastico 2027-2028. La conferma definitiva è arrivata in questi giorni in quanto la bonifica dell’amianto dal vecchio edificio del liceo artistico "Stagi" sta terminando in questo periodo, dopo di che spazio alle operazioni di demolizione e di costruzione ex novo dell’immobile moderno e all’avanguardia che ospiterà il polo scolastico degli istituti superiori della città.
L’unica data certa, per ora, è quel del 5 giugno, giorno in cui partirà l’allestimento degli arredi destinati ai laboratori già da mesi collocati nel giardino lato mare dello "Stagi". "Verranno utilizzati da studenti e insegnanti per i prossimi due anni scolastici – spiega il dirigente Giovanni Fiorillo – con la speranza di inaugurarli entro fine giugno alla presenza del sindaco Alberto Giovannetti e dell’artista cubano Julio Larraz, il quale ha accettato la nostra proposta di far parte del comitato per la candidatura di Pietrasanta a capitale dell’arte contemporanea 2027. È un segno di profonda e sincera collaborazione". A seguire, come detto, prenderanno il via la rimozione dell’amianto e la demolizione e ricostruzione. "Chi si iscrive ora – aggiunge Fiorillo – vedrà il nuovo polo nell’ultimo triennio. Inoltre, sempre il 5 giugno, al Collegio docenti discuteremo il ’Piano estate’ con attività rivolte a chi avesse interesse a cimentarsi in ambiti come vela, teatro, chimica dei colori, la comunicazione 4.0 con strumenti tecnologici e digitali, e la stampa in 3D di opere in creta".
Il presidente della Provincia Marcello Pierucci conferma le nuove tempistiche: "Il caso amianto ha richiesto il coinvolgimento di Asl e Arpat, facendo slittare il calendario. Come all’ex ’Arlecchino’, abbiamo dovuto sigillare l’edificio per consentire alla smerigliatrice di togliere le porzioni di amianto dalla colla di ogni singola mattonella del pavimento".