Disdette a valanga in ristoranti e alberghi

Influenza e disdette last minute hanno causato danni ingenti ai ristoratori della Versilia, con costi alti e incassi crollati. Molti hotel non hanno riaperto a dicembre, mentre i ristoratori hanno dovuto affrontare prenotazioni annullate all'ultimo minuto e nessun rimborso.

Tosse, raffreddore e febbre alta: l’influenza che, tra Natale e San Silvestro, non ha risparmiato nemmeno ristoranti e alberghi della Versilia. Molti hotel comunque non hanno riaperto a dicembre: un periodo che per molti non ammortizza i costi di gestione. Per chi era aperto sono arrivate diverse cancellazioni ma in linea con gli anni scorsi e con il picco influenzale abituale. Cancellazioni e disdette invece hanno creato non pochi disagi ai ristoratori, in particolare nei giorni precedenti all’ultimo dell’anno e per Natale. E le disdette last minute, spesso, non sono state rimpiazzate da altre richieste. In qualche caso il ristoratore ha rinunciato a fare il cenone: costi alti, incassi crollati. "A Natale avevamo 60 persone prenotate, e se ne sono presentate 34" racconta Giacomo Beconcini di Piazza Grande, evidenziando i problemi provocati dalle prenotazioni fatte molto in anticipo e poi annullate all’ultimo minuto. Come è accaduto al ristorante Da Giorgio, che ha visto la disdetta, dalla mattina alla sera, di tavolate di dieci persone anche solo per la malattia di due di loro. Causando, così, danni ingenti anche ai ristoratori, con una spesa importante di merce e nessun rimborso.

G.P.