REDAZIONE VIAREGGIO

Depuratore, ci fu turbativa d’asta

Condannati due manager della Impec, che per l’accusa erano in accordo con l’ex progettista Gaia per i lavori

Condannati per turbativa d’asta due ex dirigenti di una ditta di costruzioni per l’appalto dei lavori di realizzazione della terza vasca del depuratore consortile di Querceta. Il giudice Gerardo Boragine ha infatti inflitto la pena di 7 mesi e 200 euro di multa agli allora dirigenti della Impec costruzioni spa, Francesco De Ruggiero e Achille Tagliatela (assolto il terzo manager coinvolto nella vicenda, Rosario Amalfi) mentre l’ingegner Lucio Testa, ex consulente di Gaia spa che aveva redatto il progetto definitivo messo a bando, era già stato condannato con rito abbreviato.

Si conclude così una vicenda che ha inizio nel 2016 con la gara d’appalto da quasi 2 milioni di euro per la costruzione della terza vasca del depuratore di via Olmi: un affidamento appetitoso che, secondo la posizione dell’accusa rappresentata dal pm Enrico Corucci e confermata dalla sentenza, avrebbe visto un condizionamento per ottenere l’incarico di progettazione esecutiva e esecuzione di tutti i lavori necessari al potenziamento dell’impianto in conformità al progetto definitivo approvato dal committente Gaia spa, ente gestore del servizio idrico. A seguito dell’indagine della magistratura la ditta è stata poi estromessa dalla gara con conseguente slittamento di un’opera da tempo attesa dalle amministrazioni comunali di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Montignoso e Seravezza per risolvere gli annosi problemi di sversamenti fognari.

Da quanto emerso in aula, a seguito dell’intesa tra i due dirigenti della Impec e il progettista di Gaia, la ditta sarebbe riuscita ad ottenere il massimo punteggio per l’affidamento del pacchetto.

Una vicenda che, di fatto, ha poi congelato l’avvio dell’intervento – affidato poi ad altro soggetto – e teminato solo a maggio 2019. Un potenziamento che ha permesso al depuratore di aumentare di circa il 40 per cento la propria potenzialità, passando da 33mila a 47500 abitanti mediante la realizzazione di una nuova linea di trattamento biologico e di un ulteriore sedimentatore secondario e di interventi mirati a migliorare la qualità delle acque sia in tempo asciutto che in caso di pioggia.

Francesa Navari