Da domani via ai saldi invernali Il budget medio sarà di 130 euro

Secondo le stime delle associazioni di categoria sei viareggini su dieci approfitteranno dei ribassi. Giannerini (Confesercenti): "La speranza è che continui il trend positivo registrato nel periogo di Natale"

di Alice Gugliantini

Dopo un autunno "caldo" e un inverno mite, c’è ancora la possibilità di comprare abbigliamento invernale, a prezzi inferiori. Ma le previsioni non sono del tutto positive. "Difficile farle — sostiene Francesco Giannerini, presidente Confesercenti Versilia — speriamo che siano positivi, non so se con gli acquisti pre natalizi le persone abbiano ancora voglia di acquistare. Comunque eccetto gli anni del Covid, sono sempre andati benino. Il nostro pronostico rimane comunque quello che la gente si riversi nei negozi. Comunque si capirà bene dopo i primi dieci se il trend sarà positivo oppure no". "Soprattutto la speranza sarebbe che continui il trend positivo di Natale che è stato meglio del 2021. La speranza è che l’anno appena cominciato vada ancora meglio. Rimane sempre il fatto che i saldi partono a gennaio, questo è un punto difficile da correggere. Questo va in base anche alla presentazione delle nuove collezioni primavera estate".

Fornisce qualche numero Federico Lanza, presidente interprovinciale Federmoda Confcommercio Lucca Massa Carrara. "Le previsioni svolte a livello nazionale dal Sistema Federmoda – dice – ipotizzano una spesa di 133 euro a persona, circa il 10 per cento in più rispetto all’anno precedente. Un dato incoraggiante, soprattutto alla luce delle tante difficoltà che riguardano ognuno di noi in questa fase storica. E un dato, questo, che conferma l’attesa per questa tradizionale scadenza da parte della nostra clientela, consapevole del fatto che nei nostri negozi troverà l’occasione giusta, trasparenza e cortesia". "Crediamo – prosegue Lanza – che quelli al via possano rivelarsi saldi molto apprezzati dai consumatori per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità, che non hanno subìto aumenti come in altri settori più colpiti invece dall’inflazione. Confidando anche nella rinnovata fiducia che i clienti ripongono con sempre maggiore frequenza nei nostri negozi, orientati verso future strategie legate alla sostenibilità e all’innovazione".

"L’avvio dei saldi – termina il presidente di Federmoda Confcommercio – arriva alle porte di un weekend lungo con la festività dell’Epifania, che vede in alcuni dei nostri centri anche una buona presenza di turisti. Un’ occasione in più per le nostre attività per poter entrare in contatto con una clientela non abituale". Uno sguardo anche alla regione, dove i saldi inizieranno domani. Sei toscani su dieci, il 60% circa, acquisteranno capi d’abbigliamento ai saldi. Lo prevede Confcommercio Toscana, con un importo medio pro-capite di spesa di 133 euro, in crescita rispetto ai 119 nel 2022 ma ancora lontano dai 160 euro del 2019.

Il volume d’affari generato in Toscana dalle vendite di fine stagione, secondo Confcommercio, potrebbe superare i 292 milioni di euro, 21 in più dello scorso anno. I negozi della moda interessati ai saldi sono oltre 26mila in Toscana tra calzature, abbigliamento, pelletterie, articoli sportivi, intimo e tessile. "A dicembre i punti vendita hanno registrato un movimento maggiore, soprattutto nelle città d’arte", dice Paolo Mantovani, presidente Federmoda-Confcommercio.

Per Confesercenti sei consumatori su 10 acquisteranno capi a saldo, con budget pro capite fra i 130 e i 160 euro, a fronte di uno sconto medio del 30% sui prodotti. L’associazione prevede un buon risultato nel primo weekend. "I saldi sono un evento commerciale che ancora riveste grande importanza — afferma Enzo Nigi, presidente di Confesercenti Firenze —, nonostante le occasioni di vendita promozionale si siano ormai moltiplicate durante l’anno, basti pensare al ‘black friday’, e la concorrenza del commercio elettronico si faccia sempre più agguerrita. Quest’anno, però, a determinare ulteriore incertezza è il clima di instabilità economica determinata dal caro bollette e dall’inflazione". Per Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato, l’attesa è per "un 5-10% in più di vendite", con "uno sconto dal 20-40% per i prodotti di questa stagione; sconti più alti potrebbero nascondere prodotti un po’ più datati". Per Gori, tuttavia, "subiamo una concorrenza molto spesso sleale da parte dell’e-commerce", e dunque occorre "regolamentare l’e-commerce come il commercio tradizionale, con stesse regole, stessi oneri fiscali. Lo si può fare a partire da un tavolo in Regione, dove si scrive materialmente il codice del commercio, per poi farsene promotori a livello nazionale".