
Palazzo Quartieri, sede del Comune di Forte dei Marmi
Forte dei Marmi, 28 ottobre 2015 - SARA’ Cruciani, la griffe dei braccialetti in macramè, a occupare il piano terra di Palazzo Quartieri. L’azienda è infatti l’unica ad aver presentato offerta (con 1.000 euro in più rispetto al minimo stabilito) al bando indetto dall’amministrazione che prevede il versamento di un canone annuo di 140mila euro in un’unica soluzione anticipata per i primi 6 anni e l’impegno a far partire entro il 30 novembre i lavori di completamento dei piani superiori di Palazzo Quartieri. Una parte del canone incassato servirà ad acquistare gli arredi per la biblioteca comunale, per il Fortino e verrà destinato a attività sociali e culturali. Inoltre l’affittuario dovrà farsi carico di tutte le spese necessarie per adeguare alle proprie esigenze i fondi. Tutti gli interventi dovranno essere completati entro il 2016. «Obiettivo centrato» esulta il sindaco Umberto Buratti, mentre il consigliere di opposizione Fabio Giannotti reclama: «Evidentemente il primo cittadino già sapeva dell’interessamento di Cruciani». «Finalmente – dice Buratti – mettiamo la parola fine ad un progetto importantissimo come la ristrutturazione completa di Palazzo Quartieri, che tornerà ad accogliere la biblioteca al pianterreno e diventerà sede rappresentativa del Comune, ulteriore sede per la cultura e sala di lettura per la biblioteca ai piani superiori. Tutto senza spendere un soldo, grazie alla cooperazione pubblico privato. Ma c’è anche un valore aggiunto visto che sarà un’azienda con un forte legame col territorio a gestire gli spazi commerciali. Adesso – prosegue il sindaco – abbiamo centrato il duplice obiettivo di ultimare l’intervento di riqualificazione di Palazzo Quartieri in tempi rapidi e di garantire un’entrata corrente da destinare a attività culturali e sociali». «Tutto come da copione – ironizza il consigliere Fabio Giannotti – era chiaro che all’offerta avrebbe partecipato un’azienda, da qui la caparbia presa di posizione del sindaco e di tutta la giunta, alla faccia del percorso partecipativo. Mi stupisco come il candidato in pectore Michele Molino, pur conoscendo il parere della gente, sia andato ciecamente nella direzione indicata da Buratti che è costata tanto anche alla stessa maggioranza con litigi interni tra Alessio Felici e Sel e le dimissioni dell’allora segretario Pd Riccardo Tarabella che ha ritrattato il suo ‘no’ e poi ha lasciato, probabilmente barattando con la candidatura a Seravezza». «Carenza di legalità in quel bando» è la denuncia dell’ex presidente del Forum Enrico Ghiselli. «Si è avverato ciò che avevo paventato – ricorda – e comunque ribadisco che l’atto doveva essere preceduto da apposita variante per permettere l’utilizzo del fondo a fini commerciali. Se i cittadini mi vorranno votare quando mi presenterò come candidato a sindaco, sappiano che farò di tutto per revocare l’affidamento e individuare tutte le responsabilità civili e penali dei soggetti coinvolti».
Francesca Navari