
Lo staff del Versilia che si occupa delle nascite
Lido di Camaiore (Lucca), 3 marzo 2020 - “Il settore materno-infantile del nostro ospedale, da sempre punto di forza nella sanità versiliese, prosegue il suo lavoro. Anche in questa epoca di Coronavirus, infatti, all’ospedale Versilia le attività di assistenza a mamma e bambino proseguono in totale sicurezza per le donne, i neonati, i loro cari ed il personale”. Lo affermano in un comunicato dell'Asl Toscana nord ovest i direttori delle strutture interessate: Antonio Santucci (Ostetricia e ginecologia), Luigi Gagliardi (Neonatologia e pediatria), e Martha Traupe (responsabile infermieristico/ostetrica dell’area materno infantile e consultori della Versilia). I tre dirigenti specificano che l’ospedale Versilia "segue, con percorsi differenziati ed in totale sicurezza, sia le mamme positive al nuovo coronavirus sia quelle non colpite dal virus. “Ovviamente - dicono i professionisti del Versilia - non possiamo far finta che nulla sia accaduto. Anche in Versilia è scattato il piano per l’emergenza Coronavirus, e la sicurezza è al primo posto, consapevoli di creare qualche disagio; orari di visita limitati (è il momento di stare a casa); noi vestiti da marziani in sala parto; ai visitatori chiediamo di indossare mascherine sulla bocca e il naso. E forse noi saremo anche più stanchi e più tesi".

Fra le misure di sicurezza adottate, ingressi di sicurezza all’ingresso in ospedale per il parto con le future mamme sottoposte al tampone per la ricerca del virus, in modo da separare le negative da quelle positive. Sono state inoltre identificate specifiche sale parto (e sale operatorie nel caso di cesareo) a seconda della condizione; sono state identificate differenti zone di degenza, separate, all’interno del reparto; le modalità di dimissione sono diverse.
Invariata - sotytolineano i tre dirigenti - è la capacità di seguire ogni donna con la stessa attenzione, dal consultorio in poi, di garantire in sala parto la possibilità di clampaggio ritardato del cordone ombelicale, di effettuare il pelle a pelle, di effettuare rooming in e la promozione dell’ allattamento materno. Insomma lo stesso mix di scienza avanzata e umanizzazione che abbiamo sempre avuto. Le ostetriche, le infermiere, i ginecologi e i neonatologi si impegneranno per far sì che avere un bambino sia bello come sempre anche nell’epoca del coronavirus.
E se il neonato nasce pretermine e ha bisogno della terapia intensiva neonatale? Anche per questo, l’ospedale funziona come al solito, si legge nel comunicato. "Sappiamo che ora è il momento di stare a casa, e abbiamo solo ridotto l’affollamento nel reparto, ma le visite sono sempre permesse per mamma e papà".
NOI #ciPrendiamoCuradiVoi