
La protesta organizzara dai sindacati confederati davanti al negozio della Lidl di Viareggio
Mancato accordo sul contratto integrativo e una precarietà del personale che copre il 75% delle forza lavoro. Per questo i sindacati hanno proclamato lo sciopero nazionale dei lavoratori Lidl, che sabato si è svolto anche davanti al negozio di Viareggio. "In un contesto di crescita costante del fatturato e utili ante imposte – dicono i sindacati – riteniamo sia giusto e doveroso redistribuire parte della ricchezza ai lavoratori che sono i protagonisti diretti di questi risultati. Tra le proposte sindacali presentate e rifiutate dall’azienda: introduzione di un premio di risultato legato al raggiungimento di obiettivi; inserimento di una quota di salario fisso mensile; riconoscimento dei buoni pasto".Anche sul fronte dell’organizzazione del lavoro, le risposte aziendali sono ritenute insufficienti dal sindacato .
"Le criticità principali – affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs, riguardano: eccessivi carichi di lavoro; totale incertezza nella programmazione degli orari, soprattutto per il personale part-time (circa il 75% della forza lavoro); mancanza di schemi orari definiti e stabili, in contrasto con quanto previsto dalle norme e dal contratto nazionale". Alla luce del rifiuto dell’azienda di avanzare ulteriori proposte concrete, i sindacati, oltre allo sciopero nazionale che si è svolto sabato, hanno deciso: blocco di straordinari e supplementari e anche possibilità di ulteriori iniziative di mobilitazione a livello territoriale.