Comune in lutto Addio a Bartalucci "Ha portato la città fuori del dissesto"

A 65 anni si è spento il ragioniere capo del Comune, arrivato nel 2015. Il sindaco Del Ghingaro ricorda gli otto anni passati al suo fianco. "Grazie a lui, dalla voragine dei debiti ad una miniera opportunità".

Rigoroso nel suo lavoro e, sempre, disponibile al dialogo. Alberto Bartalucci era l’uomo che ha fatto quadrare i conti di Viareggio. Che nel novembre del 2015 ha lasciato la dirigenza della Ragioneria della provincia di Livorno – in cui era entrato nel 1997 – per raccogliere una sfida importante, in salita, comunque avvincente: accompagnare, nel ruolo di ragioniere capo, il Comune fuori dal dissesto e restituire all’Ente una stabilità economica. Era un uomo delle istituzioni Alberto Bartalucci. Formale, garbato ma anche severo nel suo compito di custode del bilancio.

Per una malattia, scoperta solo poche settimane fa, quando la lotta ormai era diventata impari, la scorsa notte, a 65 anni, se n’è andato. Circondato dall’affetto della sua grande famiglia: la moglie Alessandra, e i figli Giulio, Mariachiara e Caterina. A loro oggi si stringono il sindaco Giorgio Del Ghingaro, la giunta, i consiglieri di maggioranza e di opposizione e i dipendenti del Comune. Ed è il primo cittadino, che in questi anni, dall’inizio del mandato, ha lavorato gomito a gomito, a raccontare del dottor Bartalucci: "Se Viareggio si è riscattata gran parte del merito è suo".

"Con Alberto – scrive Del Ghingaro – ho solo una foto scattata il suo primo giorno di lavoro a Viareggio, eppure siamo stati tanto tempo insieme, a lavorare, a fare conti, a far quadrare bilanci. Con educazione e un sorrisetto a mezza bocca mi ha detto tanti no, quando osavo qualcosa di più di una granitica, a volte esagerata, prudenza amministrativa". "Alberto – prosegue Del Ghingaro – è stato in questi anni il vero artefice di tutte le sistemazioni contabili, che hanno fatto uscire Viareggio dal

dissesto, regalando nel contempo anni di ricchi investimenti. Da una voragine di debiti ha fatto trovare alla città una miniera di opportunità. Nessuno se ne deve prendere il merito perché è davvero in gran parte suo". "Questo modo educato e rispettoso di stare insieme ai numeri, lo ha sempre ripetuto nei nostri rapporti personali, un garbo un po’ timido, fermo e cortese, che raccontava com’era Alberto in realtà: un uomo d’altri tempi, competente, leale, onesto".

"Gli ho voluto bene fino che, compito, si è presentato al lavoro. E – prosegue Del Ghingaro – gliene voglio ancora di più oggi per l’esempio che ci ha dato nell’affrontare con fede e serenità un avversario che sapeva essere più forte e crudele di lui. Non era preoccupato per se stesso, ma per la sua famiglia, che ha protetto fino all’ultimo, senza risparmiarsi. Così come si è preso cura dei suoi cari lo ha fatto col suo lavoro, sempre, con un’attenzione professionale quasi affettuosa". "Esistono ancora gli uomini delle Istituzioni e Alberto Bartalucci è stato uno di questi. Onore a lui". Al cordoglio del sindaco si unisce anche il capogruppo del Pd Dario Rossi, ricordando Bartalucci come "uomo di grande professionalità e costante impegno amministrativo", e il presidente di Spazio Perogressita Tiziano Nicoletti.

I funerali del dottor Bartalucci si svolgeranno oggi, alle 15,30, nella chiesa di San Sebastiano a Livorno.

Martina Del Chicca