
Vincenzo Strippoli
Viareggio, 3 febbraio 2017 - Il repulisti del Comune di Viareggio forse passa dai procedimenti disciplinari. Che sono talvolta doverosi, altrimenti rischiano di far buttare il bambino con l’acqua sporca. E così dopo l’architetto Allegretti, un altro dirigente comunale finisce nello schiacciasassi del sindaco Giorgio Del Ghingaro: Vincenzo Strippoli.
Il dirigente del sociale ha ricevuto un addebito, con apertura di procedimento disciplinare, per non aver risposto subito al telefono. Capito? Nell’Italia dove gran parte dei pubblici stipendiati fa quel che tutti sappiamo, Strippoli va sotto la commissione disciplinare, per di più monocratica, perché non ha sentito squillare il telefono. Bisognerà che nel bando di concorso per ingegnere o architetto, di cui sopra, mettano tra i requisiti l’esame audiometrico.
Dice Alessandro Santini di Forza Italia: "Che i dipendenti del municipio, tutti, siano prontamente reperibili nelle ore lavorative è giusto e dovuto, previsto anche dai regolamenti comunali: il telefono deve essere mantenuto sempre in funzione durante l’orario di servizio. Qui però si tratterebbe di una telefonata fatta all’ora di cena; di una persona che non avrebbe risposto subito ma avrebbe comunque richiamato nell’arco di poco tempo. E verrebbe punita per cosa? Oppure l’obiettivo da raggiungere è un altro? Sono il primo a chiedere all’amministrazione comunale rigore, attenzione e presenza ai problemi di Viareggio: magari, ogni tanto, anche a quelli veri, gravi e reali".
Il dirigente, per contratto, è sempre reperibile: nel caso in esame, quando ha visto la telefonata persa ha richiamato. Forse l’assessore Servetti dovrebbe spiegare alla giunta intera la massima latina summum ius, summa iniuria.
b.n.