
Compleanno tra le nuvole. In volo per gli ottant’anni
VIAREGGIO
Festeggiare il compleanno in tranquillità, magari con figli e nipoti arrivati appositamente per passare una giornata in compagnia? Macché, chiedetelo alle ‘nonne volanti’ Alberta Puccinelli e Irene Marangoni, che al classico pranzo in famiglia hanno preferito, letteralmente, volare sulle teste di quegli stessi figli e nipoti provando quella scarica adrenalinica che si assapora solo quando ci si rende proragonisti di imprese fuori dal comune. Native di Marina di Pietrasanta e di Viareggio, Alberta ed Irene domenica scorsa hanno pensato bene di raggiungere il piccolo campo volo, in zona Pioppogatto, dove la società Delta Condor, con l’istruttore Sasha Marras, organizza tour volanti, della durata di 1 ora ciascuno, per staccare i piedi da terra ed innalzarsi verso il cielo. Un modo decisamente diverso dal solito prr festeggiare, a maggior ragione se si pensa che Alberta ha 80 anni mentre Irene ne ha 74. Alberta, pensionata e con la passione per la fotografia, è stata la promotrice di questa emozionante avventura. Avventura che Irene, spirito libero e giovanile, non si è voluta far ‘volare’ via. "A dir la verità – racconta con un sorrisone furbo Alberta – non era la prima volta che volavo. Sono divenuta oramai una habitué di queste sfide, anche perché da grande amante di fotografia non potrei scegliere una posizione migliore per immortalare le Alpi Apuane, il mare, il Lago di Massaciuccoli o la Cittadella del Carnevale. Attraversare i banchi di nuvole e sentire la sensazione di frescoumido che ti si appiccica alla pelle è poi un qualcosa di straordinario. Tutto è bellissimo ed in un ora di volo chiunque, purché non soffra di cuore o naturalmente di vertigini, può superare la tensione iniziale, rilassarsi e godersi uno spettacolo unico. Personalmente chiudo gli occhi e mi immagino di essere un’aquila che osserva la nostra terra". "Sono un tipo decisamente attivo – le fa eco Irene –, ma ho provato una sensazione di adrenalina e di libertà unica. Grazie ad Alberta e grazie a Sasha che mi hanno letteralmente fatto toccare le nuvole con una mano, senza dimenticare che dall’alto la prospettiva è diversa ed ogni singola cosa appare alla nostra vista diversa, più bella". Sergio Iacopetti