Città con le tasche piene... ma non di sassi I fans sono rimasti come turisti spenderecci

Alberghi e camping pieni. "Anche a Lido il 20% delle camere vendute agli spettatori". Ma sul Vialone locali e bagni hanno subìto perdite

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Alla fine la città s’è ritrovata con le tasche piene... ma non dei sassi del titolo di una famosa canzone di Jovanotti. I fans hanno ballato, e pure le attività economiche. Alla tavola del Jova Beach hanno mangiato in tanti, purtroppo non tutti. I locali della Darsena, ad esempio, con l’embargo al traffico e alla musica, hanno chiuso baracca e burattini nel fine settimana. Il villaggio autarchico e autosufficiente ha tagliato fuori tanti venditori di cibi e bevande. E pure gli stabilimenti balneari del Vialone non se la sono passata benissimo. "In questi due giorni di fatto non abbiamo lavorato – spiega Isabella Baldi del bagno Rossella, l’ultimo del viale Europa –; le auto non potevano arrivare e buona parte della nostra clientela giunge viene dall’entroterra. Il ristorante la sera è rimasto chiuso e a pranzo ha lavorato poco, meno rispetto ai giorni di normale affluenza. L’utenza del Jova Beach non viene in fondo al vialoe Europa, quindi un po’ di disagio c’è stato. Magari hanno inciso anche la fine di agosto e il meteo incerto, ma per quel che ci riguarda nel primo fine settimana di settembre abbiamo avuto un calo enorme, una cesura netta".

Entusiasmo, invece, tra le altre categorie. "Jova Beach promosso assolutamente – è l’opinione della presidente di Federalberghi Sandra Lupori –; siamo sempre stati a favore della manifestazione e le date di quest’anno meritano un voto altissimo. Ci sono state tante presenze, con soggiorni lunghi di chi ha lavorato all’evento, notti secche dei ’mordi e fuggi’ e pure qualche fan che si è concesso mini vacanze di tre o quattro giorni. Per quel che ci riguarda, eventi di questo tipo li possono già riconfermare anche per gli anni a venire". I Jova-fans rimasti a dormire sono stati così tanti che molti hanno dovuto prenotare a Lido di Camaiore. "I nostri hotel erano tutti piani – dice la locale leader degli albergatori – con tante prenotazioni giunte un mese fa, non solo last minute. I turisti dei concerti hanno rappresentato il 20% delle richieste".

Anche i camping hanno fatto il botto. "Un soggiorno di una notte per noi non fa tanta differenza – sottolinea Marco Montemagni di Assocamping –; ma abbiamo visto l’affluenza legata all’evento, e non dobbiamo sottovalutare l’importanza di una manifestazione di questo tipo: il Jova Beach dà visibilità, è un evento di altissimo livello qualitativo e colloca Viareggio e la Versilia tra le mete turistiche dell’immaginario collettivo nazionale. E’ una tradizione che risale alla Bussola di Bernardini e che dobbiamo riscoprire per tornare ad essere protagonisti. Il Jova Beach non cambia la stagione in corso ma influisce sulle prossime. Ci vorrebbero molti più eventi di questo tipo". I risultati hanno entusiasmato il sindaco Giorgio Del Ghingaro, strenuo sostenitore dell’iniziativa, accorso al concerto con la moglie Paola e la figlia Lodovica: "E’ stata una festa libera e vera come solo Viareggio sa regalare".

Tra i ristoratori, almeno quelli lungo le vie d’esodo del Jova Beach, l’entusiasmo è tanto. "La manifestazione ci ha portato tantissimo lavoro – racconta Fabio Gentili, titolare del Nostromo in via Coppino –, abbiamo chiuso il servizio di pranzo poco prima delle quattro. E poi niente traffico in strada né confusione, tutto è filato liscio. Considerando il meteo, non ci sarebbe stato nessuno. Il lavoro è cresciuto del 30-40%. Non solo da me, ma anche nei locali qua intorno. Alcuni spettatori sono ritornati dopo esser stati qui al Jova Beach 2019: segno che hanno apprezzato Viareggio e il modo in cui lavoriamo. Si allunga la stagione, o almeno ci proviamo: bisogna appoggiare in pieno le manifestazioni di questo tipo; per questo non capisco tutte le critiche che ci sono state. E poi, lo ribadisco: nessuna rissa, zero ingorghi e una trafila gestita in maniera professionale. Ben vengano gli eventi di questo tipo".

Daniele Mannocchi