Cinque milioni per la villa di Puccini. Da mesi è in vendita da Sotheby’s

L’affare del centenario: nello splendido edificio di Chiatri il Maestro scrisse il primo atto della "Fanciulla"

Cinque milioni per la villa di Puccini. Da mesi è in vendita da Sotheby’s

Cinque milioni per la villa di Puccini. Da mesi è in vendita da Sotheby’s

Alle porte della stagione di celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Puccini, che cade l’anno prossimo, è ancora in vendita la meravigliosa villa che il maestro acquistò alla fine dell’Ottocento sulle colline massarosesi, nella frazione di Chiatri a metà tra Massarosa e Lucca. Un vero e proprio paradiso che Puccini volle rivoluzionare negli interni: scelse mobili in stile Liberty, chiari e laccati, realizzati dai rinomati mobilieri fiorentini Berardi e Tedeschi.

Oggi, l’interno della villa è vuoto e l’immobile è in vendita. È di proprietà di un avvocato civilista milanese, Lionel Ceresi, che la comprò con grandi sogni e ambizioni. Dopo averla salvata dal degrado in cui versava, teatro delle scorribande di vandali e deturpatori, l’avvocato Ceresi auspicava di metter su un centro di perfezionamento lirico: per la direzione si era fatto il nome addirittura del maestro Daniel Barenboim, pianista e direttore d’orchestra di fama internazionale.

Il progetto, purtroppo, è rimasto soltanto sulla carta. E da circa un anno la villa che fu di Puccini è finita nel roster di Sotheby’s, che solo in Toscana tratta un portafoglio di beni da circa 250 milioni. Per la villa di Puccini, l’importo per sedere al tavolo delle trattative non è stato reso noto, ma i bene informati parlano di una cifra attorno ai 5 milioni.

La villa non vanta soltanto un immenso valore artistico e architettonico. Il suo legame con la figura del maestro è infatti strettissimo: fu acquistata da Puccini con i proventi di Manon Lescaut e della Bohème, nel 1898. E l’incanto del panorama, aperto sulla piana della Versilia, è stato più volte un conforto e una meraviglia per la vista di Puccini. E, forse, anche una fonte d’ispirazione: proprio nella villa di Chiatri il maestro scrisse il primo atto della Fanciulla del West, una decina d’anni dopo aver comprato la casa.

Nonostante l’immenso valore storico-artistico, la villa non potrà rientrare tra le ’tappe’ valorizzate nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della scomparsa del maestro. Banalmente, trattandosi di una proprietà privata, il Comitato messo in piedi per stendere il cartellone degli appuntamenti non ha la possibilità di metter mano all’immobile. Che dunque, nonostate il peso specifico nella storia personale e musicale di Puccini, non rientrerà nel circuito degli appuntamenti.

RedViar