Chiude l’ultimo negozio di dischi: quarant’anni da "Number One". Era quello prediletto da Renato Zero

Il titolare Zerini: "Purtroppo non c’è più mercato, ma posso dire di aver fatto di una passione il mio lavoro"

Chiude l’ultimo negozio di dischi  Quarant’anni da "Number One"  Era quello prediletto da Renato Zero

Chiude l’ultimo negozio di dischi Quarant’anni da "Number One" Era quello prediletto da Renato Zero

Forte dei Marmi, 7 aprile 2023 – Ha resistito con tenacia. Fino a quando l’incedere dello streaming ha strozzato il romantico vinile e il frenetico gusto di acquistare l’ultimo cd.

A fine mese il negozio Number One, in pieno centro a due passi dal Fortino, calerà per sempre la saracinesca dopo 37 anni di attività. A pensarci si commuove il titolare Silvio Zerini, 63 anni, affiancato negli ultimi tempi dal figlio Alessandro.

Ma sono le dinamiche dei tempi a cancellare prodotti, mode e realtà. "Posso dire di aver fatto tutta la vita un lavoro che è stato vera passione" dice comunque soddisfatto Zerini, con una lunga esperienza nel settore: prima come adetto alle vendite allo storico Number One in Passeggiata a Viareggio (che ha gettato la spugna nel 2011) poi la scelta di mettersi in proprio e aprire il 2 luglio del 1986 un punto vendita ’gemello’ di dischi a Forte dei Marmi assieme a Massimo Barsotti ex dj del Linus, in quel fondo piccolo piccolo capace di ritagliarsi un ruolo importante in paese.

Da lì sono passati personaggi come Mina, Renato Zero (che periodicamente fa tappa al Number One), Roberto Baggio fino a generazioni di figli poi diventati padri. "Ho avuto 25 anni splendidi – ripercorre le tappe il titolare – perchè questa attività è diventata anche un vero ritrovo di chi volesca anche semplicemente ascoltare musica. Ho visto passare i figli di Andrea Bocelli o di Adriano Panatta quando erano bambini e tanti volti noti.

Purtroppo il crollo del supporto fisico è inesorabile e non è più possibile sopravvivere contando sui pochi appassionati: non so quanti negozi di dischi siano rimasti oggi in Toscana. Mi ha colpito la vicinanza delle persone che quando hanno saputo dell’imminente chiusura sono venute a salutarmi e a rispolverare aneddoti. Tutti comprendono la forte trasformazione che ha avuto il settore musicale e dal periodo del covid c’è stata la mazzata finale. Porto nel cuore tantissimi ricordi – conclude Zerini – come i frequenti passaggi di Renato Zero, le chiacchierate di calcio con il presidente dell’Inter Massimo Moratti e persino quella volta in cui Ronaldo venne ad acquistare un gioco della play station. E mi rimarrà scolpito nell’anima ciò che mi ha detto un cliente: ’Grazie perchè mi hai fatto crescere con la musica’".

Francesca Navari