REDAZIONE VIAREGGIO

Lucchetti al centro sociale in Darsena

I movimenti antagonisti insorgono: "Non si può chiudere un luogo simbolo di diritti e di libertà. Lo difenderemo"

Al Sars un cartello col divieto di accesso

Viareggio, 17 dicembre 2021 - Quale futuro per il centro sociale? Una domanda che in queste ore sta attraversando le realtà del movimento antagonista viareggino. Martedì infatti gli agenti della Municipale hanno fatto un sopralluogo al Sars, in Darsena; hanno poi chiuso il cancello con un lucchetto e hanno appeso un cartello: "Proprietà del Comune di Viareggio. Vietato entrare". Tutto qui. Abbastanza però per ipotizzare la volontà del Comune di tornare in possesso dell’area concessa nel 2003, dall’allora assessore al sociale Cristina Boncompagni, in comodato d’uso ai movimenti della sinistra che rivendicavano uno spazio comune e libero.

Gli echi del G8 di Genova si percepivano ancora forti nel tessuto sociale, scosso dai forti rivendicazioni: ambiente, salute, equità... Per quasi vent’anni, e nonostante tre incendi, "il Sars – scrivono in una nota la Brigata mutuo sociale, il Cantiere sociale, Cobas, Dada Boom, Fronte della gioventù comunista, Matteotti occupato, Potere al popolo, Non una di meno, Repubblica Viareggina, Unione Inquilini e Asia – è stato un luogo e un simbolo concreto di pratiche sociali, culturali, ricreative e politiche". "La chiusura dello spazio antagonista di resistenza sociale – concludono – non può essere accettata. Per noi il Sars deve rimanere usufruibile e attraversabile dei movimenti sociali. Per questo lo difenderemo".

Martina Del Chicca