Viareggio, caro bollette per le piscine. "Molte potrebbero restare chiuse d’inverno"

Gli operatori del settore si aspettano aiuti dal governo per affrontare l’emergenza delle spese di gestione quadruplicate

Andrea Strambi è responsabile del Marco Polo Sport Center

Andrea Strambi è responsabile del Marco Polo Sport Center

Viareggio, 8 settembre 2022 - Le bollette della luce hanno già imperversato come una piaga d’Egitto tra famiglie e attività, lasciandosi dietro una comprensibile scia di depressione. A breve, con la fine dell’estate, sarà il turno del metano. E lì, per alcuni, potrebbero suonare le trombe dell’Apocalisse.

Tra le attività che rischiano di più ci sono le piscine. Al Marco Polo Sport Center di Viareggio, ad esempio, non sono preoccupati. Sono preoccupatissimi. "Quello del caro energia è il tema dei temi – spiega il responsabile Andrea Strambi –; non posso fare un paragone con lo scorso anno perché non eravamo aperti e dunque non abbiamo uno storico, ma per capire l’entità dei rincari basta guardare il costo al metro cubo. Rispetto al 31 dicembre, si paga il triplo dellal uce e il quadruplo di gas. Se si considera che usiamo circa 18/20mila metri cubi di metano per mandare avanti la nostra attività, vengono fuori bollette da 21mila euro per la luce e 34mila per il gas".

Affrontare un’impennata del genere, oltretutto, non è per niente semplice. "Non possiamo semplicemente aumentare i prezzi e scaricare i rincari sulle famiglie – continua Strambi –; siamo tutti sulla stessa barca in fatto di bollette. Stiamo predisponendo alcuni investimenti per l’efficientamento energetico, ma non si tratta di operazioni a breve termine e comunque la nostra è una struttura moderna. Piuttosto, ci aspettiamo che chi di dovere faccia qualcosa, perché senza interventi il rischio concreto è che le strutture più energivore si trovino di fronte all’unica prospettiva della chiusura".

Aiuti, dunque, e possibilmente alla svelta. "Non posso pensare che nessuno metta mano a questo problema: non so quale sia la soluzione migliore; quel che è certo è che bisogna mettere soldi in tasca a chi deve pagare le bollette a fine mese. C’è da augurarsi che governo e Unione Europea trovino le dovute soluzioni, e bisogna sperare che chi si è arricchito impropriamente alle spalle della povera gente venga chiamato a pagare il conto, economicamente parlando".

A destare la maggiore preoccupazione, ovviamente, è la piscina. Una struttura che ha bisogno di un riscaldamento costante. "Noi abbiamo la tensostruttura, ma tutte le piscine sono energivore, indipendentemente dal fatto che si abbia il pallone o meno – spiega ancora Strambi –; il fatto è che gli impianti devono rimanere accesi 24 ore su 24. Non è che il pallone fa più o meno freddo: piuttosto, il problema è che basta spegnere il riscaldamento mezz’ora e cala il freddo, da noi come in impianti tradizionali". E in effetti, di fronte a queste prospettive è stato lanciato un sos a livello nazionale di fronte al rischio concreto che tante piscine possano non riaprire.

Se Viareggio è preoccupata, a Massarosa non se la passano meglio. "Il caro bollette impatta tantissimo sulle nostre attività e ci porta a guardare al futuro con preoccupazione – commenta Franco Bonciani, presidente di Aquatica (la società che gestisce l’impianto comunale di Massarosa) –, sia per i costi che dovremo sostenere, sia per il fatto che molte famiglie si troveranno loro malgrado a dover scegliere tra lo sport per i figli e altre priorità. Il problema è semplice: le bollette sono quintuplicate. Noi ci siamo dati da fare in maniera certosina per cercare di risparmiare il più possibile, portando avanti tutti gli accorgimenti necessari. Oltre tutto il nostro è un impianto di concezione moderna. La preoccupazione è enorme. Siamo in attesa di notizie e provvedimenti dal governo: le attività e gli iscritti al momento ci sono, ma ogni sensazione andrà rimandata al momento in cui cominceranno ad arrivare le nuove bollette, specie il riscaldamento che oltre a essere devastante per l’economia di una piscina, inciderà sui bilanci della famiglie. Il quadro complessivo è piuttosto fosco".