
La borsa modello Gucci sequestrata dai vigili e acquistata a 50 euro
Forte dei Marmi, 25 luglio 2023 – Multa da 200 euro all’acquirente di una borsa contraffatta. E’ costato caro ad una signora di 60 anni residente a Genova l’acquisto di una finta Gucci.
La donna è stata fermata dalla polizia municipale mentre in via 4 Novembre comprava la borsetta (a 50 euro) da un venditore abusivo che è riuscito a fuggire. Gli agenti hanno sequestrato la borsa (di pregevole fattura e con pochette all’interno) e multato la signora – una collaboratrice domestica – che si è mostrata visibilmente contrariata con la polizia municipale, ribadendo più volte che "la sua titolare le compra spesso e non le è mai successo nulla".
L’episodio riaccende la posizione della Lega sul problema dei venditori abusivi nel periodo turistico. "Un tema complesso e delicato – sostiene Michele Orlando – che richiede una gestione attenta e una visione strategica da parte delle autorità. Ne siamo consapevoli e vorremmo proporre alcune possibili azioni che potrebbero essere intraprese. Non per razzismo o xenofobia, ma per una dottrina del fare cose semplici per il bene degli italiani. Auspichiamo un rafforzamento delle forze dell’ordine con una maggiore presenza di polizia, carabinieri e vigili urbani sul territorio atta a dissuadere tutti coloro che operano con vari stratagemmi al di fuori della legalità, sulle spiagge e nel territorio cittadino, garantendo il rispetto delle norme e delle regole.
Un miglioramento della segnaletica d’informazione attraverso cartelli chiari e visibili e volantini o dépliant che informino i visitatori sulle opportunità di acquisto solo in negozi autorizzati tramite licenza ed iscrizione al registro imprese. Trovando certamente una forma di sinergia con i grandi gruppi di alta moda presenti sul territorio, ma anche con le attività di vicinato che più soffrono questo sistema di vendita fuori da ogni legge. Vorremmo inoltre vedere una più stretta collaborazione con le associazioni di categoria e con gli enti nazionali di tutela nella lotta contro l’abusivismo – prosegue Orlando – ad esempio attraverso l’organizzazione di campagne informative sulle conseguenze del commercio illegale e l’importanza di supportare il commercio legale e informando i clienti del vero percorso fatto da quei soldi che vengono spesi in oggetti a marchio contraffatto e servizi non disciplinati, magari rendendo moto anche il risultato di molte ricerche che evidenziano possibilità di allergie da contatto anche gravi causate dall'uso di prodotti scadenti nella produzione, e di problemi muscolari dovuti ad una manipolazione approssimativa"
Francesca Navari