Borsa di studio Anpit. Vince Francesco Francini

Saggio sull’intelligenza artificiale dello studente del Barsanti e Matteucci .

Borsa di studio Anpit. Vince Francesco Francini

Borsa di studio Anpit. Vince Francesco Francini

VIAREGGIO

Darwin, l’evoluzione umana e le nuove tecnologie. Su questo Francesco Francini, studente della quarta liceo scientifico Barsanti e Matteucci, ha costruito il saggio con cui ha vinto, dopo quella provinciale, anche la selezione per la borsa di studio regionale, corrispondente a mille euro, dell’Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario.

Lo studio di Francini sul tema “Cambiamenti“, selezionato tra tutti gli elaborati vincitori a livello provinciale, parteciperà ora alla selezione nazionale, dove per il vincitore è prevista una borsa di studio dal valore di 5mila euro.

Antonella Scrima, presidente Anpit regionale, ha consegnato il riconoscimento allo studente proprio nella sua aula del Barsanti e Matteucci, davanti a professori e compagni di classe. Una scelta non casuale, ma sfruttata per spronare i ragazzi a studiare ed impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi, sia personali che a livello sociale, così come il giovane premiato ha sfruttato l’iniziativa Anpit.

"Sono onorato di ricevere questo premio a livello regionale con il saggio riguardante i cambiamenti apportati nella nostra vita dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale – commenta Francini – Sono partito da Darwin ad analizzare i vari aspetti dell’evoluzione umana fino ad arrivare ai cambiamenti attuali dove l’evoluzione dovrebbe procedere insieme a queste nuove tecnologie. L’intelligenza può infatti aiutare l’uomo a compiere in maniera molto veloce diverse operazioni, però per quello che concerne la sfera emotiva, deve essere sempre l’uomo a decidere con la sua umanità e sensibilità".

"Francesco ha centrato l’obiettivo illustrando come sia l’intelligenza artificiale, sia altri macchinari ad alta tecnologia debbano essere a supporto dell’umanità nella vita di tutti i giorni – aggiunge Antonella Scrima – Niente può andare a sostituire l’umanità e le emozioni che si possono avere tra esseri umani, quindi tutte queste nuove tecnologie devono servire a supportare l’uomo nel suo sviluppo e non a sostituirlo. Noi come Anpit puntiamo molto sui ragazzi, sulla loro formazione e sul loro sviluppo perché sono il futuro".

Un futuro su cui l’associazione, insieme alle scuole, prepara con formazione e orientamento. "Questa esperienza ci ha unito alla realtà scolastica – dichiara infatti Delfina Caparelli, presidente provinciale di Anpit – Siamo fieri di appartenere a questo territorio e poter fare qualcosa per questa realtà".