Bolkestein: una sentenza riapre i giochi

Il Tar di Lecce ha stabilito che la direttiva non può trovare applicazione diretta

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Buone notizie per i balneari arrivano da Lecce, dove il Tar ha emesso "sentenze storiche a favore delle migliaia di aziende del comparto balneare". Così le commenta il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi. "Il tribunale salentino ha dato un chiaro segnale a tutti quei comuni che vogliono applicare la normativa nazionale — aggiunge l’onorevole -: il presidente del Tar Antonio Pasca ha stabilito come la direttiva Bolkestein non sia autoesecutiva e come non possa trovare applicazione diretta nello Stato italiano. Pertanto, in assenza di altre norme, deve prevalere la legge nazionale a oggi valida e in vigore, che dispone l’estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime".

Secondo Zucconi, "la sentenza è un vero e proprio spartiacque nel diritto legato al mondo balneare. Con l’orientamento assunto dai giudici salentini si sono evidenziati elementi di novità giurisprudenziali importanti anche nel richiedere una norma attuativa complessa, che Fratelli d’Italia ha già depositato. Grazie a queste sentenze, abbiamo raggiunto un’ulteriore certezza per la categoria. Il legislatore italiano, con tre provvedimenti di schieramenti politici diversi, ha sostenuto e confermato la proroga dei titoli concessori sino al 31 dicembre 2033: è ora che tutti i comuni italiani ne prendano atto e non ostacolino più la giusta applicazione della legge nazionale. Come Fdi, già nel 2018 avevi presentato una proposta di legge che, oltre a prolungare la data delle concessioni – conclude Zucconi – riconoscesse un indennizzo economico ai concessionari che avessero incrementato il valore del bene demaniale con investimenti, ristrutturazioni eccetera".