Nei giorni scorsi nell’ambito del cartellone di concerti «Villa Bertelli live» si sono esibiti gli Skunk Anansie alla presenza di un nutrito pubblico
La questione ormai è annosa e di lana caprina. Offerta turistica completa o sussurrata villeggiatura? Ha fatto clamore l’intervento di Massimo Gramellini che ha portato alla ribalta della cronaca nazionale la lamentela di "una residente" per "una villa comunale situata in mezzo alle case adibita a sede di concerti". Nel fondo del giornalista si fa riferimento al fastidio per la musica "tra prove pomeridiane e spettacoli serali si sta perennemente sotto il tallone di una colonna sonora di cui è impossibile abbassare il volume con effetti spiacevoli sull’umore di bambini, anziani, animali". Il riferimento è chiaramente al programma di concerti di Villa Bertelli che – in effetti – negli anni passati fu al centro di raccolte di firme e proteste dei vicini. Poi la Fondazione ha trovato un punto di incontro con una distribuzione delle serate musicali (attualmente dieci spettacoli spalmati sui due mesi) e stop ai decibel rigorosamente a mezzanotte. Reclamare un proprio disagio è lecito e darne spazio è doveroso: ma è altrettanto auspicabile una riflessione su una Versilia da rappresentare fedelmente nel suo sforzo (pubblico ma anche delle attività) di garantire offerta in una stagione difficile e concentrata nei weekend.