Benvenuti al Bla Bla Bar. Dove tutti straparlano e nessuno si informa: "Questa è l’Italia oggi"

Umberto, Michele e Stefano Cinquini prendono spunto da Esopo. E presentano il Gran Caprone che si fa mescerere "verità" dalla Rana. Una presa in giro per i bulletti, i radical chic e le tipe da Instagram.

Benvenuti al Bla Bla Bar. Dove tutti straparlano e nessuno si informa: "Questa è l’Italia oggi"

Benvenuti al Bla Bla Bar. Dove tutti straparlano e nessuno si informa: "Questa è l’Italia oggi"

Umberto, Michele e Stefano Cinquini per il Carnevale 2024 presentano il carro Bla Bla Bar. Una satira pungente che prende spunto dalle favole di Esopo: satira rivolta al popolino che si fa un baffo della vera conoscenza, ma ragiona ed egisce con sconvolgente superficialità. Dietro al bancone di un bar c’è la ‘sapientina’ Rana intenta a versare in un calice sorsi di Verità all’affezionato cliente, Gran Caprone, che sciorina presunte e discutibili, verità soggettive e infondate.

“In pratica – spiega Umberto, che ha sviluppato il progetto dal punto di vista scenico, mentre l’idea e la realizzazione sono del figlio Michele, e il fratello Stefano si occupa della struttura – la Rana versa bicchieri di Verità al Gran Caprone, stordendolo ed assecondandone rancori e frustrazioni senza mai prendere posizione, e questo si lascia andare ad invettive superficiali incolpando gli altri per i suoi fallimenti. Credo sia il carro più allegorico che sentiamo profondamente nostro perché il bla-bla, il dire le cose senza un riscontro, è divenuto terribilmente normale e questo è sintomatico della povertà di conoscenza e di valori che dilaga nella nostra società. In Italia, poi, oramai è divenuto consuetudine dare voce a chi farebbe più bella figura a non mettere in piazza la propria pochezza e, proprio per questo, abbiamo pensato di inserire, dietro al bancone, un ritratto oscillante di Monna Lisa per noi assunta a simbolo di una bellezza ferita nella dignità”.

Da un punto di vista strutturale si toccano i 18 metri di altezza, mentre il bancone ruoterà di 100° su una ralla. Il Gran Caprone muoverà testa e braccio mentre la Rana sarà intenta a pulire il bancone. Le maschere saranno 150 suddivise, a loro volta, in 5 gruppi diversi e ciascuno con uno specifico costume. “Le Ciaccione che parlano e straparlano e sono brave solo a prendersi a borsettate, le Instagrammate interessate solo a riprendersi con il proprio cellulare, le Schizzate che fumano in continuazione, i Bulletti che camminano con il loro pettine in mano, ed il Radical Chic, tipico sinostroide, che si atteggia ad una presunta intellighenzia superiore - specifica ancora Umberto -, saranno i nostri protagonisti”. Dell’aspetto coreografico si occuperanno Massimiliano Marchetti, Valeria Sannino e Miriam Marrahach, mentre la dj sarà Paola Vannozzi che mixerà solo musiche italiane di Gaber, Graziani, Celentano, Mina, Zero e Caselli. “Non c’è una canzone ufficiale, ma abbiamo scelto la ‘Presa del potere’ di Gaber, ‘Birra’ di Gaber-Jannacci e ‘Viva l’Italia’ di De Gregori come canzoni simbolo” sottolinea ancora Umberto. Fanno parte della squadra dei Cinquini: Andrea Belletti, Roberta Barani, Simone Zingaretti e l’ultimo della dinastia, Jacopo Cinquini.

Sergio Iacopetti