
In alto a sinistra Torpedine con Celine Dion, Andrea Bocelli e Tony Renis. Qui a sinistra il manager con il Volo
Metti sul palco una batteria, quasi per caso, metti che ci sono un’ armonica, un pianoforte digitale, una chitarra, e un microfono e metti che i giurati del nuovo talent "Hit giovani Estate" siano tutti numeri uno della musica e allora accade un’alchimia: e i giurati Michele Torpedine, Fio Zanotti, Mario Lavezzi accompagnati dalla voce di Rossana Casale, improvvisano un concerto sotto le stelle nello spazio all’aperto del Palazzo Mediceo donando un momento di musica che fa da sfondo al nuovo talent, la manifestazione ideata a prodotta da Franca Dini.
"Sono tutti amici del cuore che hanno accolto questo progetto: in queste due serate hanno suonato e cantato per gioco donando al talent un’aria di festa".
Michele Torpedine suonerà la batteria: un momento magico poiché il musicista da quando è diventato manager di cantanti e gruppi di fama internazionale, come Bocelli, Zucchero, e il Volo, solo per citare alcune non la suona in pubblico da anni. La Nazione lo ha raggiunto al telefono.
"Per tanti anni la batteria è stata la mia professione, poi la vita è andata avanti e il mio percorso musicale ha cambiato prospettiva. Sono un manager e lavoro dietro le quinte. Nel talent sono un giurato, ma ho ripreso la batteria e con gli altri giurati abbiamo "giocato" a suonare. Quando in una professione oltre alla preparazione c’è la voglia di giocare tutto viene meglio"
La sua origine pugliese richiama la magia della pizzica salentina?
"Amo la mia terra, ogni anno ci torno. A tre mesi ero già Bologna con la mia famiglia. Anche in Emilia Romagna ho tovato la musica. Per me la musica è gioco, magia, preparazione. Prima come batterista poi come manager, dietro le quinte, ma sempre nell’ambito della musica".
Come si accostato alla batteria?
"A scuola non ero un fenomeno e così andando in parrocchia ho “picchiato“ sulla batteria", racconta Michele Torpedine con quella semplicità e limpidezza del cuore che non sono facili da trovare in una "star" della musica.
Se non avesse incontrato quel parroco e non avesse "picchiato su quella batteria, aveva un piano B?
"Non lo so, non mi immagino altrove".
Come vive questa esperienza sul palco sotto le stelle del Mediceo?
"La Versilia per me è il luogo del cuore penso a Andrea Bocelli, a Zucchero Fornaciari, a Volo fanno parte della mia vita professionale e non solo professionale. Penso che farò un fine settimana lungo e resterò in Versilia fino a domenica".
I suoi genitori come hanno vissuto la sua carriera e il suo successo?
"Mio padre Salvatore ha potuto vederla e viverla, mia madre Titina no".
E’ bello pensare che una stella del cielo del Mediceo sia Titina che ascolta suo figlio, quel ragazzino che in parrocchia ha suonato per la prima volta la batteria e che oggi è una star internazionale per aver lanciato artisti che scrivono pagine di musica internazionale.
Maria Nudi