FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Automedica di Querceta a rischio: "Allarme carenza di personale"

Il sindacato parla di "turni massacranti". "Nella notte il servizio non c’è stato per mancanza di infermieri"

A denunciare la situazione è il NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche

A denunciare la situazione è il NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche

L’automedica di Querceta è a rischio. A denunciare la situazione è il NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche. "Le ripetute inoperatività – spiega la dirigente sindacale Paola Costagli – sono causate dalla drammatica carenza di personale sanitario, che mette a rischio la salute dei cittadini. In alcuni recenti turni notturni, infatti, l’automedica di Querceta non è stata operativa a causa della mancanza di infermieri e questo ha creato difficoltà, visto che il medico è stato ‘spostato’ su un’ambulanza e affiancato da volontari. Senza nulla togliere all’opera dei soccorritori volontari, è del tutto evidente che il livello di assistenza fornito non è paragonabile alla presenza di un’équipe completa di professionisti sanitari. L’automedica di Querceta copre una zona molto ampia, che va da Pietrasanta a Forte dei Marmi fino alle frazioni dell’entroterra versiliese. Per fornire le giuste risposte agli interventi di emergenza-urgenza territoriale deve essere dotata del personale sanitario necessario".

Da mesi NurSind ha segnalato l’insostenibile carenza di personale: infermieri, oss e ostetriche "sono costretti a turni massacranti di 12 ore e riposi saltati per poter garantire il diritto di tutti a godere delle ferie". A complicare ulteriormente la situazione sono i progetti estivi pensati per affrontare l’aumento della domanda sanitaria tipica della stagione turistica. Interventi che non bastano a coprire le reali necessità. Le difficoltà riguardano non solo gli infermieri, ma anche gli oss: in molti reparti, il personale di supporto è presente solo nelle fasce diurne, lasciando scoperti i turni notturni e aumentando il carico di chi è al lavoro. "Una crisi – conclude Maurizio Ravecca, dirigente NurSind per il presidio ospedaliero del Versilia – che ha portato il morale degli operatori ai minimi storici: Siamo al limite della resistenza lavorativa e psicofisica. L’assenza totale di comunicazione da parte dei vertici aziendali rende tutto ancora più difficile". "E’ fondamentale – concludono Costagli e Ravecca – un intervento deciso da parte delle istituzioni: serve un piano di assunzioni, valorizzazione del personale e un sistema organizzativo adeguato. Non possiamo continuare a gestire la salute pubblica con soluzioni tampone che penalizzano tutti. In mancanza di una risposta adeguata saremo costretti a intraprendere ulteriori azioni per tutelare il diritto alla salute dei cittadini e quello dei lavoratori sanitari. Lanciamo un appello alla sensibilità della comunità e delle istituzioni: è tempo di agire".

Francesca Navari