
Arriva il libro in "sospeso". Per donare tanti volumi a chi non può spendere
Napoli celebra la tradizione del “caffè sospeso“: chi entra nei bar per prendere il caffè ne paga un altro per chi non può permetterselo. L’usanza del caffè sospeso napoletano iniziò durante la seconda guerra mondiale, in tempi in cui non tutti potevano permettersi la tazzina più amata dagli Italiani. Viareggio, invece, dallo scorso maggio ha battezzato una tradizione analoga che in questo caso nutre la cultura e lo spirito “Il libro in sospeso“alla libreria Mondadori sul viale Margherita.
L’iniziativa, racconta Gabriella Curci dello staff della libreria ha molto consenso: "Tutto nasce a maggio quando durante il firma copie di una scrittrice massese una ragazza ha detto “ se avessi soldi comprerei tutto i libri della libreria“. Questa frase ha colpito la scrittrice che ha proposto la iniziativa. Lei tutti i mesi mette una quota e chi entra alla Mondadori trova una cassaforte nella quale donare quanto può. Con il ricavato si comprano i libri che poi doniamo" racconta Gabriella Curci. E questo progetto sta viaggiando a gonfie vele. "Abbiamo già donato una sessantina di libri in totale e abbiamo scelto di fare donazioni che siano anche gesti di solidarietà. Così abbiamo donato una trentina di libri alla “Fondazione Bambini in ospedale“ dell’ospedale Versilia in modo da rendere più lieve il soggiorno dei piccoli pazienti. Ogni volta che facciamo una donazione la libreria contribuisce con il 10% sulla cifra raccolta. La seconda donazione invece è stata fatta alla Casa Famiglia Aurora", dice Gabriella Curci.
"L’operazione sta andando bene sono tante le persone che entrano e lasciano una donazione. Ed è per questo motivo che noi e la scrittrice che ha avuto questa idea vogliamo ringraziare tutti di cuore e con il cuore. La prossima settimana ci sarà la terza donazione a sorpresa. Lanciamo un appello per favore continuate a sostenerci anche con piccolissime cifre e rendere una attimo di spensieratezza, cultura, divertimento e quant’altro un libro può trasmettere a chi non ha famiglia. Grazie a tutti coloro che collaborano con entusiasmo", aggiunge Gabriella Curci.
Una piccola donazione per regalere un libro e sorrisi a chi lo riceve. " Grazie a tutti voi, proseguiamo con entusiasmo, con il vostro aiuto. Siamo pronti a ricevere anche suggerimenti per altre donazioni. Un abbraccio per tutti", conclude Gabriella Curci.
La cassaforte è verde, il colore della speranza e della vittoria di questa iniziativa che apre il cuore.
Maria Nudi