Anche la città sorda e indifferente E la Lucchesia passa sempre avanti

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I futuri cuochi a lezione nella cucina del Ristorante Gusmano in via Regia.

Il disastro strutturale dell’Istituto alberghiero al Collegio Colombo comincia col transennamento del maggio 2006. Siccome 10 mesi dopo la posa delle transenne la Provincia non aveva mosso un dito, professori e studenti resero noto il disastro (17 marzo 2017, vedi foto del giornale in alto) e "La Nazione" cominciò una campagna stampa mai supportata né dai politici di centrosinistra né dalle categorie economiche della città. Sei anni: chi era in prima allora, oggi è diplomato da un anno abbondante.

Sono passati dunque 6 anni, ed è successo di tutto per giustificare i ritardi: per esempio il Covid, e ora i rincari della guerra in Ucraina. Ma il Covid è arrivato nel 2020, i primi crolli sono del 2016. Ce ne hanno dette di tutte: il bando ministeriale, il bando europeo, il lockdown, le materie prime. Nel frattempo il Colombo è stato chiuso, gli studenti sono profughi al Piaggia, e fanno lezioni di cucina da Gusmano. Invece l’alberghiero di Barga è stato rifatto di trinca, e le aule container promesse all’Iti Galilei non sono arrivate, ma ci sono in un altro istituto di Lucca. Vogliamo ancora chiacchierare?

Si potrebbe chiacchierare del più volte annunciato Polo scolastico del Marco Polo, che sarebbe stato finanziato dalla Provincia vendendo l’ex caserma dei carabinieri, che è ancora un rudere in piazza Mazzini, senza accordi col Comune per la destinazione, e dove la Provincia ha solo fatto un interventino di maquillage perché cadevano calcinacci dalla facciata. La discussione cominciò con la giunta Lunardini a inizio secolo... ma a Viareggio non c’è un Volto Santo che fa i miracoli.

Beppe Nelli