DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

All’asta una porzione della farmacia. L’Azienda intenzionata a partecipare

Incanto da 340mila euro. Il presidente: "Siamo sereni, l’unico rischio è che il compratore alzi l’affitto"

La farmacia comunale dall’aprile 2018 è sull’Aurelia in zona Conad L’asta è dovuta al fallimento della società alla quale sono intestati i locali lato Massa

La farmacia comunale dall’aprile 2018 è sull’Aurelia in zona Conad L’asta è dovuta al fallimento della società alla quale sono intestati i locali lato Massa

Gli addetti ai lavori ne erano già a conoscenza da alcuni mesi, ma l’ufficialità della data è arrivata soltanto in questi giorni. Uno dei due fabbricati che ospitano la farmacia comunale, sull’Aurelia in zona Conad, andrà infatti all’asta il 23 ottobre a causa del fallimento della società a cui sono intestati i locali. L’immobile in questione non è quello principale lato Viareggio bensì quello lato Massa, costituito da spazi per la vendita al pubblico, il disimpegno, una piccola sala di attesa, quattro stanze utilizzate come ambulatori medici, fino all’anti-bagno, il bagno, il magazzino e il laboratorio. Il prezzo è pari a 341mila euro, con un’offerta minima di 255.750 euro, un rialzo minimo di 2mila euro e la scadenza delle offerte fissata alle ore 12 del 22 ottobre. In realtà la notizia è doppia dato che anche l’Azienda speciale farmaceutica è intenzionata a partecipare, se non altro per scongiurare l’unico cruccio che preoccupa il Cda: l’aumento dell’affitto se il locale dovesse essere acquistato da qualcun’altro.

In ogni modo l’azienda confida sul fatto di avere le spalle coperte. Per almeno due motivi: il contratto d’affitto – pari a 2.300 euro al mese, a cui va aggiunto l’affitto da 2.500 euro al mese per la porzione lato Massa – è stato stipulato prima che partisse la procedura di fallimento, cosa che l’azienda potrà eventualmente rivendicare. Inoltre, vista la natura sociale e sanitaria del presidio, è molto difficile che un altro eventuale compratore decida di smantellare tutto. "Se vinceremo noi non ci sarà nessun problema – sottolinea in proposito Gianluca Duranti, presidente dell’Azienda speciale farmaceutica – altrimenti continueremo a pagare il contratto d’affitto a chi subentrerà in quei locali: una farmacia non può essere mandata via, su questo ne sono certo. Nel peggiore dei casi l’unico rischio è che chi compra possa aumentare l’affitto, ovviamente rispettando le scadenze. Il nostro contratto ha una durata di nove anni e alla sua scadenza mancano ancora sette anni e mezzo. Al termine dei nove anni l’eventuale compratore potrà chiedere quello che vuole, ma non credo che gli converrà aumentare l’importo vista la natura della farmacia e gli incassi che facciamo, che garantiscono ogni mese il pagamento dell’affitto. Per tutte queste ragioni – conclude Duranti – mi ritengo sereno e per niente preoccupato".