
Walter era il cuore e il motore dell’orchestra spettacolo ’I diamanti blu’, ma era anche l’amico sempre disponibile. Pronto a risolvere ogni problema: un guasto, un guaio. Qualunque cosa. Ed era un marito, un padre, e nonno, di Manuel e Martina, presente e premuroso. Lascia un grande vuoto Walter Cagnoni, scomparso a 74 anni. Ex guardia giurata, da quando era andato in pensione aveva scelto di inseguire e vivere le sue passioni. Il MotoGp, la Formula Uno, la Fiorentina e, prima fra tutte, la musica. Oltre vent’anni fa aveva partecipato alla fondazione dell’orchestra, di cui la moglie Margherita Spadoni e la figlia Manola sono le cantanti. Walter non saliva mai sul palco, ma si occupava di tutto ciò che ruotava intorno ai concerti. Era l’autista del van, l’attrezzista, il primo fan. Partendo da Torre del Lago, coi Diamanti blu, Walter ha girato l’Italia. "Quando era libero – racconta il figlio Massimo, cantante di pianobar molto conosciuto –. O andava a casa degli amici, per lavoretti e riparazioni, o accompagnava me alle serate. E in quelle occasioni si concedeva di cantare una canzone: ’La mia libertà’. Adesso ho iniziato scrivere una canzone che parla di lui...". Oggi, alle 16, si terrà il funerale nella chiesa di Torre del Lago a cura dell’impresa Ferrante.