REDAZIONE VIAREGGIO

Addio all’architetto Bartalini Ha arredato la Passeggiata

Amico fraterno del pittore Bertini, dopo un’esperienza a Parigi è tornato a casa. Sono “suoi“ i più bei negozi della città. "Il lavoro era anche la sua passione"

Ci ha lasciati l’architetto Pietro Bartalini, molto conosciuto a Viareggio per essere stato l’arredatore dei più importanti negozi della città, e soprattutto della Passeggiata, fra gli anni ’70 e gli anni ’80.

Nato nel 1924, Bartalini ha vissuto la guerra sulla sua pelle, prima come soldato, poi dopo l’8 settembre, fu fatto prigioniero dei tedeschi, da cui era riuscito a fuggire a Firenze durante il trasferimento in un campo di lavoro in Germania per unirsi alla Resistenza con i partigiani di Montaione fino alla fine del conflitto. Agli inizi degli anni ’50 assieme all’amico fraterno Gianni Bertini, oggi pittore di fama internazionale con opere che sono esposte nei musei di arte moderna di Seoul e Sidney, visse per qualche tempo a Parigi, dove approfondì la propria esperienza come pittore e scultore. Tornato in Italia si dedicò al designer realizzando oggettistica ed abbigliamento per poi concentrarsi, dalla fine degli anni ’60, sull’arredamento di boutique, locali di intrattenimento, negozi e bar. Proprio nella realizzazione di uno dei suoi progetti nacque l’amicizia con Fernando Talamoni e Luciano Benetton. Ancora oggi sul Lungomare, nei numerosi storici negozi, si possono incontrare le idee dell’architetto Bartalini.

Uomo mite e dai modi signorili, appartenenti ad un’altra epoca, aveva due grandi passioni: lo sport, dove da atleta velocista conquistò una medaglia di bronzo ai campionati italiani giovanili con la staffetta 4X100. Una passione, quella sportiva, che ha tramandato ai figli Paolo, giocatore di calcio nelle giovanili del Pisa, e Francesco giocatore di hockey su pista che ha vestito la maglia della nazionale Under 16, nonché ai nipoti Riccardo e Tommaso anch’essi giocatori di calcio. L’altro amore era il mare, che lo ha portato a navigare dall’Atlantico fino a all’Oceano Indiano, passione poi sfociata nell’acquisto uno stabilimento balneare negli anni ’90.

"E’ sempre stato un papà presente ma non invadente – lo ricorda il figlio Gianni, titolare della Fox Investigazioni –, moderno e un passo avanti in ogni aspetto. Ci diceva sempre che tutti i sogni possono realizzarsi e che nella vita dovevamo riuscire a fare il lavoro che amavamo di più, come era riuscito a fare lui. E’ stato, senza imposizioni, un esempio".

Oltre ad un gran vuoto, Pietro Bartalini lascia i figli Paolo, Laura, Lucia, Gianni e Francesco che gli sono stati vicini fino all’ultimo respiro, orgogliosi del proprio padre. Per sua volontà non si terranno i funerali. Dopo la cremazione le ceneri verranno disperse in mare.

Red.Viar.